AFRICA/GHANA - Stop al Land Grabbing: appello della Caritas

venerdì, 22 dicembre 2017 caritas   land grabbing  

Accra (Agenzia Fides) - “Condivido con la Caritas l'opinione che la terra abbia un ruolo fondamentale e critico nello sviluppo socio-economico di qualsiasi Paese, da essa traiamo il sostentamento” ha affermato John Peter Amewu, Ministro per la Terra e le Risorse Naturali del Ghana, intervenendo ad un seminario organizzato da Caritas Ghana sul land grabbing.
All’incontro annuale di due giorni sull'apprendimento e la revisione sul land grabbing presso il National Catholic Secretariat di Accra, hanno partecipato capi tradizionali, politici, membri del clero e religiosi, tecnocrati, rappresentanti della società civile, organizzazioni d’ispirazione religiosa e i leader della comunità di Babattor, una delle comunità colpite dall'accaparramento della terra.
Samuel Zan Akologo, Segretario esecutivo di Caritas Ghana, ha detto che l'obiettivo principale dell’incontro è quello di sollecitare l'attenzione della politica su una questione, come quella dell'accaparramento della terra, che rappresenta una minaccia per la sussistenza delle popolazioni rurali povere.
“Sollecitando la responsabilità della politica, stiamo anche facendo un’attività di educazione civica che permetterà alle comunità rurali di capire quali strade sono a loro disposizione quando il loro interesse è minacciato”.
P. Lazarus Anondee, Segretario generale del National Catholic Secretariat, a nome della Conferenza Episcopale del Ghana, ha affermato che i Vescovi sono felici che Caritas Ghana collabori con attori sia statali che non statali per la promozione del bene comune, e per dar voce ai poveri e agli emarginati nella società.
Ha inoltre osservato che i Vescovi hanno espresso preoccupazione per l'accaparramento di terreni nel comunicato del 2016 pubblicato a Tamale dopo la loro Assemblea Plenaria, chiedendo ai partner per lo sviluppo del Ghana di prestare attenzione alla questione in modo da non compromettere i mezzi di sostentamento delle comunità rurali.
"La povertà può influire sulla vita familiare, accentuando la tensione nei matrimoni. Per questo motivo la Chiesa continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere per parlare per conto delle famiglie e delle comunità che potrebbero non essere in grado di far sentire la propria voce di fronte allo Stato” ha affermato p. Anondee.
Kansawurcha V.A. Bukari, regina madre del Bole Traditional Area, a capo di una delegazione composta da imam, parlamentari e abitanti, ha raccontato l’enorme sofferenza di Babattor, una comunità agricola nel distretto di Bole della regione settentrionale del Ghana, dove un'azienda di sviluppo agricolo ha acquisito un’ampia superficie fondiaria di 25.621.86 acri.
La regina madre ha detto che la società ha promesso di migliorare le scuole locali, le cliniche, di riparare la strada da Babattor a Bambio, di concedere alcuni appezzamenti di terreno ai membri della comunità e di assumerne altri per lavorare per loro.
Ha aggiunto che la compagnia aveva pagato alcuni leader tradizionali e componenti dell’Assemblea distrettuale locale, che non hanno informato gli abitanti dell’area dell’acquisto.
Il deputato di Babattor, Akose Bakoji Mahamadu ha affermato che la comunità non è stata coinvolta nei processi di acquisizione e ora è schiava nelle proprie terre. (A.A.) (L.M.) (Agenzia Fides 22/12/2017)


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