AFRICA/SUDAFRICA - I Vescovi chiedono chiarezza sulla nomina dei ministri

venerdì, 18 marzo 2016 giustizia   vescovi  


Johannesburg (Agenzia Fides) - I Vescovi sudafricani si dicono “profondamente turbati” dall’affermazione del Vice Ministro delle Finanze, Mcebisi Jonas, secondo il quale la famiglia Gupta gli avrebbe offerto il posto di Ministro delle Finanze. “È vitale che le alte cariche dello Stato non siano compromesse dal coinvolgimento in interessi personali o commerciali” afferma una dichiarazione pervenuta all’Agenzia Fides della “Southern African Catholic Bishops’ Conference”.
Jonas ha rivelato di aver ricevuto da parte della famiglia Gupta l’offerta di diventare Ministro delle Finanze all’indomani del siluramento da parte del Presidente Jacob Zuma del precedente titolare della carica, Nhlanhla Nene, una figura apprezzata per le sue capacità (vedi Fides 17/12/2015). Jonas aveva respinto l’offerta e l’incarico è stato affidato a Des van Rooyen. La famiglia di imprenditori di origine indiana era balzata agli onori della cronaca nel 2013 quando era scoppiato uno scandalo per l’uso di aerei militari e forze di polizia per trasportare e proteggere gli invitati ad un matrimonio di un membro della famiglia. Anche allora i Vescovi sudafricani avevano stigmatizzato la commistione tra pubblico e privato (vedi Fides 18/5/2013).
Anche altri pubblici ufficiali hanno rivelato interferenze della potente famiglia Gupta, considerata vicina al Presidente Zuma, nella nomina di cariche pubbliche, un fatto sottolineato dai Vescovi: “Le rivelazioni del signor Jonas danno credito ad altre asserzioni del coinvolgimento della stessa famiglia nella nomina di ministri”.
“Tali interferenze minano seriamente la trasparenza e la responsabilità del governo del Sudafrica, e tradiscono la lotta della popolazione per la libertà economica e politica” affermano i Vescovi.
“La Southern African Catholic Bishops’ Conference chiede al Presidente Jacob Zuma e alla leadership dell’African National Congress (il partito di governo, ndr.) di dimostrare senza ambiguità che queste allarmanti scorrettezze nella condotta degli affari di alto governo non siano più tollerate”.
“Desideriamo sottolineare che si tratta di una questione di interesse vitale per il bene comune di tutti i sudafricani: non è una questione di partiti politici, nella quale, come Chiesa, non abbiamo interessi specifici” precisano i Vescovi. “Il Sudafrica sta attraversando un periodo difficile, dal punto di vista economico e politico, e solo rimanendo fedeli ai valori fondamentali di buon governo e di integrità della vita pubblica che saremo in grado di far fronte e superare queste sfide” conclude la dichiarazione. (L.M.) (Agenzia Fides 18/3/2016)


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