AFRICA/EGITTO - L'ambasciatore egiziano presso la Santa Sede: Al Sisi ha invitato in Egitto Papa Francesco

lunedì, 15 giugno 2015

Il Cairo (Agenzia Fides) – Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha invitato ufficialmente Papa Francesco a compiere una visita in Egitto. Lo riferisce in un'intervista pubblicata su Al Ahram S. E. Wafaa Ashraf Moharram Bassim, Ambasciatore della Repubblica Araba d'Egitto presso la Santa Sede. In una lunga conversazione con il più noto quotidiano egiziano, la dottoressa Wafaa Bassim risponde a diverse domande sul ruolo internazionale di Papa Francesco e sulle posizioni della Santa Sede riguardo alle emergenze del Medio Oriente.
In tale contesto, la rappresentante diplomatica, di fede musulmana, riferisce che dagli uffici del governo è partito un invito formale con la firma del Presidente al Sisi per chiedere al Papa di compiere una visita ufficiale in Egitto, anche nella sua veste di Capo di Stato. L'invito del Presidente – aggiunge la dottoressa Wafaa Bassim - si va ad aggiungere a quello già rivolto a Papa Francesco dal Patriarca Tawadros II, Primate della Chiesa copta ortodossa. Riguardo ai tempi di una possibile visita papale in Egitto, la rappresentante diplomatica egiziana avverte che non è ancora allo studio nessuna data e che essa non è da mettere in conto per il 2015, ma aggiunge che “entrambe le parti desiderano che la visita avvenga al più presto”.
La notizia di una possibile futura visita di Papa Francesco in Egitto viene accolta con grande letizia anche dai cattolici egiziani: “Non ci sono conferme ufficiali a quello che pubblicano i giornali” dichiara all'Agenzia Fides Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh “ma certo una visita del successore di Pietro in Egitto, in questo momento storico, sarebbe di grande conforto e incoraggiamento anche per tutti i cristiani della regione”.
Nel frattempo fonti egiziane copte riferiscono che il professore di al Azhar, Mohamed Emara, ha dato le dimissioni dalla direzione della rivista dell'Università islamica, dopo le polemiche sorte intorno a una sua pubblicazione – diffusa insieme alla rivista – in cui tra l'altro il noto studioso definiva “fallimentare” la vicenda storica del Cristianesimo in Medio Oriente. Le considerazioni di Emara avevano provocato le reazioni negative in seno alla comunità copta, e la pubblicazione era stata ritirata. (GV) (Agenzia Fides 15/6/2015).


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