AMERICA/CUBA - Il Cardinale Ortega: “Il dialogo, nuovo nome dell’amore”

giovedì, 26 marzo 2015

L’Avana (Agenzia Fides) – Accetta di essere chiamato “uomo del dialogo” ma non “diplomatico”. "Il dialogo – afferma - è il nuovo nome dell'amore", e la Chiesa deve vivere sempre rivolta fuori, deve uscire in missione. Ad esprimersi così è l’unico Cardinale cubano, Jaime Ortega Alamino, Arcivescovo di San Cristobal de la Habana dal 1981, in una lunga intervista pubblicata da "Palabra Nueva", la rivista dell'arcidiocesi de L'Avana, inviata all’Agenzia Fides. Il Cardinale è ben voluto da molti e incompreso da altri, ma si è sempre presentato come "il parroco" che non ha mai cessato di essere, secondo quanto afferma lui stesso.
Protagonista dietro le quinte della svolta sul ripristino delle relazioni diplomatiche tra Cuba e gli Stati Uniti, il Cardinale Ortega ha sempre proposto a Cuba una "cultura dell’incontro", con interessanti risultati, come la liberazione dei prigionieri, l’apertura di nuovi spazi per la presenza sociale, maggiori libertà individuali e qualche cambiamento nei programmi delle istituzioni democratiche.
La lunga intervista si conclude con questa affermazione: "In me ciò che sopravvive è l’essere parroco, e se avessi avuto dubbi sulla mia vocazione nel clero diocesano, non ne sarebbe rimasto alcuno dopo essere stato parroco a Matanzas, ma adesso, dopo essere stato Vescovo, sono ancora più convinto: non c'è niente di più interessante che essere parroco".
(CE) (Agenzia Fides, 26/03/2015)


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