ASIA/INDIA - Dalit: 165 milioni di indiani discriminati per questo

venerdì, 28 novembre 2014

New Delhi (Agenzia Fides) - Discriminazione per caste, lavoro minorile, matrimoni precoci di bambine minorenni e denutrizione cronica, sono alcuni tra i problemi più gravi che colpiscono la popolazione indiana. Le caste e sottocaste sono tante, anche se le principali sono quattro, tre superiori e una inferiore. Poi ci sono gli intoccabili, i dálit, che non rientrano in nessuna casta e sono completamente emarginati, pur essendo 165 milioni. Sono considerati portatori di impurità e, per evitare di “contagiare” altre persone, per bere sono costretti a non usare bicchieri ma le bucce del cocco o le mani. Non sono ritenuti degni di mangiare nei piatti o nelle foglie e devono farlo direttamente dal suolo o su una pietra, né possono lasciare impronte che potrebbero essere calpestate da qualche membro di una casta superiore.
Tredici milioni di bambini sono socialmente esclusi, costretti a lavorare per sopravvivere. Molti vengono venduti dai loro stessi familiari per meno di 1000 rupie (13,15 euro), in particolare le bambine, che vengono sfruttate come domestiche, subendo spesso abusi. I piccoli che vivono al di sotto della soglia di povertà sono 60 milioni. Il 47% delle bambine sono obbligate a sposarsi prima di aver compiuto 18 anni. Nel Paese, dove si registra il tasso di mortalità infantile più elevato, la denutrizione cronica colpisce 62 milioni di minori. (AP) (28/11/2014 Agenzia Fides)


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