AFRICA/EGITTO - Prorogata l'apertura dei seggi; i copti partecipano in massa alle elezioni

mercoledì, 28 maggio 2014

Il Cairo (Agenzia Fides) – La commissione elettorale egiziana ha deciso di prolungare di un giorno la raccolta dei voti per le elezioni presidenziali, inizialmente fissate nei giorni di lunedì 26 e martedì 27 maggio. La decisione della Commissione elettorale mira a favorire l'affluenza: la sera di martedì, secondo fonti dell'Ufficio elettorale nazionale, aveva votato soltanto il 37% dei potenziali elettori: un dato ben al di sotto del 52% di egiziani con diritto di voto che si recò alle urne nel 2012 eleggendo il Presidente Mohamed Morsi, poi deposto.
Secondo riscontri convergenti evidenziati dai media locali delle diverse aree del Paese, i cristiani copti stanno partecipando alle elezioni in maniera massiccia. Secondo le stesse fonti, consultate dall'Agenzia Fides, la gran parte di loro appoggia l'ex-generale Abdel Fattah al-Sisi, dato da tutti gli analisti per vincente. Ma ci sono copti anche tra i sostenitori del rivale Hamdin Sabahi.
Il Patriarca copto ortodosso Tawadros II e i Vescovi della Chiesa copta si sono recati alle urne già durante le prime ore della consultazione elettorale. Anche i responsabili dell'Unione giovanile Maspero confermano che la partecipazione dei copti alla tornata elettorale è “senza precedenti”. Le aree con più densa concentrazione di popolazione cristiana sono quelle dove gli elettori accettano pazientemente di mettersi in fila per lungo tempo per esprimere il proprio voto. Anche Naguib Gabriel, leader della Federazione egiziana per i diritti umani, ha confermato l'alta partecipazione dei copti alle elezioni presidenziali, ribadendo che dai vertici delle Chiese non sono state espresse ufficialmente opzioni preferenziali per l'uno o l'altro dei candidati. Mentre alcuni giovani copti hanno aderito al boicottaggio elettorale proclamato dalle organizzazioni giovanili che vedono nell'annunciata vittoria dell'ex generale al-Sisi una normalizzazione destinata ad archiviare le richieste di libertà e democrazia che avevano caratterizzato la prima fase delle rivolte contro il regime di Mubarak. (GV) (Agenzia Fides 28/5/214).


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