Marco Tosatti - "QUANDO LA CHIESA PERSEGUITAVA PADRE PIO" - Piemme

martedì, 1 marzo 2005

Roma (Agenzia Fides) - La fama di santità, raggiunta già in vita da Padre Pio, suscitò invidie e timori, tanto che il frate di Pietrelcina dovette affrontare, per molti anni, accuse di ogni genere da parte di quanti non credevano alla sua buona fede. Subì l'umiliazione di veder messa in dubbio la propria condotta di vita, proprio all'interno di quella Chiesa nella quale aveva abbracciato la vocazione religiosa. Gli attribuirono frequentazioni pericolose, amicizie torbide, deliri di onnipotenza. Una ricostruzione avvincente di quegli anni bui, basata su documenti dell'epoca inediti e sul processo di canonizzazione. porta a galla indagini vaticane, sospetti, intercettazioni in confessionale, maldicenze; aspetti diversi di una vera e propria persecuzione di fronte alla quale il frate delle stigmate oppose una paziente e tenace sopportazione, fino alla completa riabilitazione, avvenuta definitivamente solo dopo la morte, e culminata nella canonizzazione fortemente voluta da Giovanni Paolo II e dalla folla di fedeli che da anni si recavano in pellegrinaggio a San Giovanni
Rotondo.
Marco Tosattì (Genova, 1947), giornalista, ha lavorato per diverse testate. Dal 1981 segue gli avvenimenti religiosi come "vaticanista" per il quotidiano «La Stampa». Con Flavia Amabile ha pubblicato per Gamberetti Editore I Baroni di Aleppo. Fra i vari saggi ricordiamo
Giovanni Paolo II. Ritratto di un pontefice e Le nuove apparizioni (Mondadori). Per Piemme ha scritto Fatima. Il segreto non svelato (2002), Inchiesta sul demonio (2003), oltre ad aver curato l'edizione italiana, e l'aggiornamento, del volume di Jonathan Kwitny, l'uomo del secolo (2004). (S.L.) (Agenzia Fides 1/3/2005 - Righe 18; Parole 244).


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