AFRICA/EGITTO - I senatori cattolici non si dimetteranno, così danno segno della volontà di collaborare

sabato, 29 dicembre 2012

Il Cairo (Agenzia Fides) – I senatori cattolici membri della Shura, la camera alta del Parlamento egiziano, rimarranno al loro posto e non seguiranno le orme di Nadia Henry, la loro collega anglicana che si è dimessa per protestare contro la nuova Costituzione dalle tinte islamiste approvata dal governo dominato dai Fratelli Musulmani. Lo conferma all'Agenzia Fides il Vescovo di Assiut, Kyrillos William, Vicario patriarcale dei copti cattolici.
I due senatori cattolici nominati dal Presidente Morsi – il copto cattolico Jamil Habib e il melkita Majid Akkad – hanno espresso il proprio proposito davanti all'Assemblea della gerarchia cattolica in Egitto, riunita ieri e oggi al Cairo per la sua sessione invernale. “I due uomini politici - racconta a Fides Anba Kyrillos - hanno dato prova della loro maturità di laici che agiscono con avvertita coscienza cristiana. Hanno ribadito che loro operano per il bene dell'Egitto, e non per l'interesse della Chiesa, anche perchè la Chiesa non difende sue esigenze particolari, ma vuole il bene di tutti gli egiziani. I due senatori ci hanno comunicato la decisione di rimanere per ora al proprio posto, per dare segno della loro buona volontà di collaborare con tutti. 'Se poi le cose dovessero prendere un orientamento del tutto contrario alla democrazia' hanno aggiunto i due uomini politici 'rivedremo le nostre scelte e ci tireremo indietro'”.
I senatori cristiani presenti nella Shura sono 13 su 270. Otto di essi sono di nomina presidenziale. Dei novanta senatori nominati direttamente da Morsi, almeno 41 appartengono alla Fratellanza Musulmana e a altre formazioni islamiste. Fra due mesi sono in programma le elezioni per rinnovare la Camera bassa del parlamento. (GV) (Agenzia Fides 29/12/2012).


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