ASIA/LIBANO - Il Presidente di Caritas Libano: la visita del Papa sottrarrà dal cono d’ombra il dramma dei rifugiati

sabato, 8 settembre 2012

Beirut (Agenzia Fides) - “Ci stavamo preparando da tempo alla visita di Benedetto XVI nel nostro Paese. Ma certo, con gli avvenimenti degli ultimi tempi, essa arriva in un momento e in un contesto storico che la rendono ancora più preziosa”. Così dichiara all’Agenzia Fides padre Simon Faddoul, Presidente di Caritas Libano.
In particolare, l’emergenza che ora impegna in prima linea i volontari della Caritas libanese è quella del flusso disperato di profughi in fuga dalla Siria. “I dati ufficiali delle Nazioni Unite parlano di 55mila rifugiati. In realtà – avverte p. Faddoul - il numero reale potrebbe avvicinarsi ai 150mila, visto che la maggior parte dei nuovi arrivati non viene registrata”. Si tratta in maggioranza di sunniti, con percentuali minori di cristiani e alawiti. Si sono concentrati nella valle della Bekaa e nei distretti settentrionali di Tripoli e Akkar, trovando asilo nelle scuole, in edifici abbandonati o in accampamenti di fortuna. Ma finora non sono stati allestiti campi profughi organizzati e dotati di servizi. L’unica assistenza è quella fornita dagli organismi Onu per i rifugiati e dalle Ong musulmane e cristiane, Caritas compresa.
A trenta anni esatti dalle stragi nei campi profughi di Sabra e Shatila, padre Faddoul spera e si attende che la visita del Papa possa anche, come effetto collaterale, richiamare l’attenzione della opinione pubblica internazionale su questa ennesima emergenza umanitaria finora rimasta nel cono d’ombra: “Arriveranno giornalisti e troupe televisive di network internazionali da tutto il mondo. Molti di loro hanno già chiesto di visitare le aree dove sono concentrati i rifugiati. La visita di Benedetto XVI potrà certo favorire la sensibilizzazione generale su questo nuovo dramma mediorientale”.
Finora non è in programma un contatto diretto di Benedetto XVI con i nuovi profughi provenienti dalla Siria. “Ma se il tempo lo consentirà, stiamo lavorando perché qualche membro della delegazione papale possa avere contatti e raccogliere informazioni in merito a questa realtà”. Il Presidente di Caritas Libano ridimensiona i ventilati rischi di strumentalizzazioni in chiave politica della visita da parte delle fazioni che si contrappongono nella società libanese: “La visita del Papa è attesa con trepidazione da cristiani e musulmani. E anche tutti i gruppi politici, pur nelle loro divisioni, hanno espresso un entusiasmo unanime per l’arrivo di Benedetto XVI”. (GV) (Agenzia Fides 8/9/2012)


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