Dall’1 al 7 agosto a Frascati (Roma) riunione del Movimento per un Mondo Migliore: quattro progetti per i professionisti cattolici impegnati in politica, nella sanità, nell’educazione e nella formazione dell’opinione pubblica

mercoledì, 21 luglio 2004

Roma (Agenzia Fides) - Dall’1 al 7 agosto prossimo il Servizio di Animazione Comunitaria per il Movimento per un Mondo Migliore, da anni impegnato nel rinnovamento della pastorale parrocchiale e diocesana, si riunirà a Frascati per aprirsi anche alla società civile ed in particolare ai professionisti cattolici. Lo fa con l’obiettivo di proporre quattro progetti per dare ai cattolici impegnati la possibilità di dare un contributo per rinnovare la società. I quattro ambiti saranno quello politico, della sanità, l’educazione e la formazione dell’opinione pubblica. L’invito è aperto a tutti gli interessati, soprattutto a quella fascia di laici che cercano ambiti nuovi per offrire la loro testimonianza e che non necessariamente mirano ad appartenenze ma rimangono aperte ad un dinamismo non associativo “In quello che stiamo per iniziare - affermano i promotori - c’è una dose di avventura, ma ciò è proprio del dinamismo della speranza”.
Nato il 10 febbraio 1952 dall’appello di Pio XII affidato al gesuita p. Riccardo Lombardi con il compito di organizzare una serie di iniziative di sensibilizzazione in vista di un rinnovamento della Chiesa e del mondo, il Movimento per un Mondo Migliore è oggi un gruppo internazionale e intervocazionale presente in numerose nazioni del mondo è radunato attorno ad una missione, espressione della coscienza e della voce della Chiesa per ciò che riguarda la sua vocazione alla santità che ha la sua chiave di azione in un servizio di animazione promosso non per via di autorità ma di animazione spirituale e pastorale nell’ambito della funzione profetica comune a tutto il popolo di Dio. I membri del gruppo che, per inciso, non si qualificano come “movimento” ma come “gruppo promotore” e come “servizio di animazione”, sono espressione delle diverse vocazioni presenti nella Chiesa ed ognuno di loro conserva l’appartenenza alla propria condizione e comunità di origine la cui vocazione è chiamato ad esprimere nel gruppo. (S.L.) (Agenzia Fides 21/7/2004; Righe 17 - Righe 23; Parole 307)


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