AFRICA/SUDAFRICA - "Siamo sconvolti per la mancanza di morale dei nostri leader” affermano i Vescovi sudafricani

lunedì, 15 febbraio 2010

Johannesburg (Agenzia Fides)- I Vescovi sudafricani si dichiarano “profondamente preoccupati per lo scandaloso comportamento dei leader che vergognosamente si fanno beffa delle norme della morale e della decenza, accettate e richieste dalla grande maggioranza della popolazione” in un comunicato firmato a nome della Southern African Catholic Bishops' Conference (SACBC) da Sua Eminenza il Cardinale Wilfrid Napier, Arcivescovo di Durban. “In particolare - continua il documento inviato a Fides - deploriamo i tentativi di scusare o di difendere il cattivo comportamento morale nel nome della ‘cultura’. Basandoci sul chiaro insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo sui rapporti tra uomini e donne, sposati e non, facciamo appello ai nostri leader di impegnarsi ad essere un modello positivo per i giovani e i bambini della nazione”.
Il comunicato è stato pubblicato a seguito della rivelazione che il Presidente sudafricano Jacob Zuma, poligamo e fedele alle tradizioni zulu, ha avuto un figlio al di fuori del matrimonio. Zuma, 67 anni, si è sposato il mese scorso per la quinta volta ed ha al momento tre mogli legittime. Il suo ultimo figlio è nato dalla relazione con la figlia di Irvin Khoza, Presidente del Comitato organizzatore dei mondiali di calcio del prossimo giugno. Il presidente sudafricano, gia' padre di 19 figli legittimi, ha riconosciuto il suo ventesimo figlio pagando l'Inhlawulo, il tradizionale risarcimento alla famiglia Khoza. Zuma ha presentato le sue scuse, affermando di essere “dispiaciuto profondamente per le sofferenze causate alla mia famiglia, al mio partito, l'African National Congress, e ai sudafricani in generale” e ha ribadito “l’importanza della famiglia come istituzione”. Di recente, dalla platea del forum internazionale di Davos, in Svizzera, Zuma ha difeso la poligamia dicendo che “è un problema solo per quelle culture che si ritengono superiori”.
Le scuse del Presidente non appaiono sufficienti per i Vescovi cattolici: “Mentre prendiamo nota dell’espressione di rammarico del Presidente Zuma per praticare 'sesso non protetto' siamo sconvolti dal fatto che, per la seconda volta in diversi anni, non abbia espresso rimorso e pentimento per il suo adulterio. Siamo ugualmente sconvolti per il danno irreparabile inflitto agli sforzi della nazione per ridurre o invertire la dilagante diffusione dell’AIDS”.
“Pertanto chiediamo a tutta la comunità ecclesiale di realizzare la sua vocazione e la missione di testimoniare la vita e l'insegnamento di Cristo, respingendo tutti i comportamenti immorali, in particolare l'immoralità sessuale, impegnandosi a mantenere gli insegnamenti del Creatore per costruire una società solida e sana” conclude il comunicato. (L.M.) (Agenzia Fides 15/2/2010)


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