AFRICA/SUDAFRICA - “Giustizia e Pace” pubblica un manuale per il voto, ma l’elettorato appare sempre più deluso

venerdì, 15 dicembre 2023 elezioni   giustizia   pace   vescovi  

Johannesburg (Agenzia Fides) – “L’educazione degli elettori è una componente vitale di qualsiasi società democratica” afferma il manuale educativo per gli elettori proposto dalla Commissione Giustizia e Pace della Southern African Catholic Bishops’ Conference (SACBC la conferenza episcopale che riunisce i Vescovi di Sudafrica, Botswana ed Eswatini) per le elezioni sudafricane che si terranno nel 2024.
“Fornendo ai cittadini la conoscenza e la comprensione necessarie del processo elettorale, questi hanno il potere di esercitare i propri diritti democratici e contribuire attivamente a plasmare il futuro del loro Paese” sottolinea il manuale.
“Sebbene la Chiesa non sostenga candidati o partiti politici specifici, fornisce indicazioni e principi per aiutare i cattolici a impegnarsi nel processo politico in modo coerente con la loro fede e il bene comune. La Chiesa considera il coinvolgimento politico come un mezzo per promuovere il bene comune e contribuire alla costruzione di una società giusta” ribadisce “Giustizia e Pace”.
Il manuale descrive l’ordinamento costituzionale sudafricano, basato sulla divisione dei poteri e il voto democratico, sottolineando il ruolo del corpo elettorale come componente fondamentale dell’intelaiatura costituzionale. “In una democrazia, i cittadini svolgono un ruolo cruciale nel modellare la governance e il funzionamento del proprio Paese, attraverso il voto, la partecipazione ai processi politici, la responsabilizzare dei funzionari eletti, informandosi e impegnandosi a partecipare a discussioni informate, nel rispetto dello Stato di diritto”. “La loro partecipazione attiva, l’impegno e l’esercizio responsabile dei diritti sono fondamentali per il mantenimento di un sistema democratico sano e vivace”.
Il voto che si terrà il prossimo anno (la cui data non è stata ancora stabilita) concerne il rinnovo del Parlamento e degli organi provinciali. L’elettorato appare demotivato perché profondamente nauseato dalla corruzione, dalla criminalità e dalla disoccupazione. Gli analisti si aspettano che l’affluenza alle urne sarà addirittura inferiore al 49% registrato nell’ultima votazione tenutasi nel 2019. Ci si aspetta che le defezioni più rilevanti siano di coloro che appartengo alla generazione “nata libera” post-1994 (quando si concluse l’apartheid e si tennero le prime vere elezioni inclusive di tutta la popolazione sudafricana). È possibile che meno di un quarto di questa generazione andrà a votare. Secondo i dati della Commissione Elettorale (IEC), gli elettori registrati sono circa 27 milioni: di questi circa 10 milioni appartengono alle fasce di età 18-29 e 30-39.
Al centro delle preoccupazioni dell’elettorato vi sono soprattutto le difficili condizioni economiche del Paese (forte disoccupazione, alta inflazione, continue interruzioni dell’elettricità), l’alto tasso di criminalità e la corruzione politica vista come la causa principale dei mali del Sudafrica. (L.M.) (Agenzia Fides 15/12/2023)


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