AFRICA/SUDAFRICA - Operatori sanitari a rischio tubercolosi multiresistente ai farmaci

venerdì, 12 giugno 2009

Johannesburg (Agenzia Fides) – Gli operatori nel campo della salute della provincia sudafricana di KwaZulu-Natal (KZN), sulla costa orientale, sarebbero a rischio molto maggiore, rispetto alle persone non impegnate nel settore, di contrarre la tubercolosi resistente ai farmaci. Tra il 2003 e il 2007 uno studio effettuato su 3,639 pazienti del King George V Hospital, il centro specializzato della provincia per la cura della TB resistente ai farmaci, aveva rivelato 235 casi di infezione tra gli operatori sanitari. Di questi, 23 contagiati dalla tubercolosi estensivamente resistente ai farmaci (“Extensively Drug Resistant Tubercolosis”, Xdr-Tb, una forma molto grave di Tb) resistente alla maggior parte dei farmaci contro la TB. I ricercatori hanno stimato che l’incidenza della XDR-TB e della MDR-TB (multiresistente ai farmaci), resistente ai farmaci più potenti contro la TB, è da sei a sette volte più elevata tra gli operatori sanitari rispetto ai pazienti non impegnati nel campo della salute.
Questa scoperta ha confermato quello che gli esperti sospettavano da tempo, e cioè che le carenti misure di controllo dell’infezione in molte strutture sanitarie del Sudafrica facilitano il contagio tra gli operatori sanitari. Gli attivisti hanno richiesto l’attuazione di misure di controllo di base, compresa una adeguata fornitura di mascherine agli operatori e ai pazienti per cercare di rallentare la diffusione della TB multiresistente nel paese. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Sudafrica ha il più alto numero di casi di MDR-TB nel mondo, con circa 10,700 nuovi casi all’anno.
I sieropositivi sono particolarmente sensibili alla infezione da TB, ma molti agenti sanitari curati per la TB multiresistente ai farmaci al George V Hospital sono risultati HIV negativi. (AP) (12/6/2009 Ahenzia Fides; Righe:25; Parole:276)


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