EUROPA (AREA BALCANICA) - Guerre civili, crisi economiche e cambiamenti politici tra le cause che hanno incrementato la diffusione del virus Hiv/Aids

sabato, 3 aprile 2004

Roma (Agenzia Fides) - L’Organizzazioni Internazionale per gli Immigrati (IOM) e l’Unicef hanno lanciato il rapporto “Panoramica su HIV/AIDS nell’Europa sudorientale”.
Tra i motivi di preoccupazione principali c’è lo spostamento continuo delle popolazioni, dei lavoratori, dei rifugiati e delle vittime di traffici commerciali e sessuali. In particolare, il rapporto richiama l’attenzione su un numero di misure preventive su cui focalizzarsi in tutti i piani di azione nazionale su HIV/AIDS, in particolare i giovani tra i 10 e i 24 anni di età. Tra queste sono previste campagne d’informazione tra i gruppi maggiormente a rischio, programmi per migliorare le condizioni di vita, servizi sanitari giovanili, e attenzione particolare sulle necessità della popolazione mobile. Il rapporto inoltre evidenzia il fatto che, vista l’attuale bassa prevalenza di casi, l’impegno politico nel Paese verso le azioni preventive è generalmente debole. Altri gruppi a rischio sono i più giovani che vivono senza alcuna assistenza familiare e le minoranze etniche.
In Albania, quasi il 40% della popolazione ha meno di 19 anni, la metà delle cliniche non funzionano e solo il 5% della popolazione sessualmente attiva usa precauzioni. Il Programma Nazionale sull’AIDS ritiene che i casi finora riportati rappresentino solo una piccola parte.
Tuttavia la prevenzione contro l’AIDS deve avere la priorità assoluta nei programmi dei Governi e i loro partner, prima che la malattia dilaghi completamente nel Paese. (AP/CAFOD) (3/4/2004 Agenzia Fides)


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