AMERICA/BOLIVIA - L’aggressione ai padri Passionisti dimostra “lo stato di insicurezza e vulnerabilità in cui si trova la cittadinanza e la perdita dei valori di onestà e di rispetto della vita”

venerdì, 12 dicembre 2008

La Paz (Agenzia Fides) – L’Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Boliviana ha condannato duramente in un suo comunicato gli atti di rapina e violenza compiuti ai danni dei padri Passionisti ieri pomeriggio, nel quartiere Hamacas della città di Santa Cruz. “Questo atto - si legge nel testo - dimostra, ancora una volta, lo stato di insicurezza e vulnerabilità in cui si trova la cittadinanza; la perdita dei valori di onestà e rispetto della vita ed i limiti del nostro sistema di sicurezza e di amministrazione della giustizia, chiamato a preservare l’integrità e la sicurezza di tutte le persone ed i loro beni”.
Inoltre “nel caso della rapina perpetrata contro i sacerdoti e la loro casa, non si può perdere di vista il fatto che i loro beni e le loro risorse erano al servizio della comunità loro affidata, per cui il danno risulta ancora più grave”.
Come Chiesa cattolica, la Conferenza Episcopale manifesta la sua vicinanza e solidarietà alla Congregazione dei Passionisti, vittime di questa aggressione, e allo stesso tempo li incoraggia a continuare il loro importante lavoro evangelizzatore, nonostante le tante difficoltà. Il comunicato si conclude con un appello a “fare luce quanto prima su questo fatto criminale e a raddoppiare gli sforzi per prevenire ed evitare questi atti che accrescono la paura e l’incertezza nella comunità”.
Da parte sua, anche la Commissione Episcopale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Boliviana, presieduta da Mons. Cristóbal Bialasik, Vescovo di Oruro, ha pubblicato una nota intitolata “No all’abuso di potere”, nella quale viene respinto l’autoritarismo e l’abuso di potere esercitati dalla Prima Autorità del Paese contro quei giornalisti che compiono il loro lavoro informativo. “La Chiesa cattolica ed il suo Magistero - affermano -, proteggono l’esercizio adeguato e responsabile della libertà di espressione, e scommettono anche su uno stato di diritto nel quale tutti i suoi membri esercitino il rispetto, la considerazione ed un comportamento proporzionato alla funzione pubblica che spetta loro adempiere”.
Quindi la Commissione esprime solidarietà ai giornalisti aggrediti, al Giornale “La Prensa” e ad ogni mezzo di comunicazione che subisca qualsiasi tipo di aggressione, ricordando che “gli eccessi nell’esercizio della libertà di espressione devono essere denunciati ed illustrati opportunamente attraverso i canali che la legge vigente stabilisce”.
La nota si conclude con la richiesta alle autorità di “rispettare i giornalisti ed i loro mezzi di comunicazione, la cui funzione costituisce un vero pilastro democratico che garantisce un’adeguata convivenza tra i boliviani”. (RG) (Agenzia Fides 12/12/2008)


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