AMERICA/BOLIVIA - Lanciata la Campagna “Convivere - seminare la pace” per creare un ambiente che faciliti l’impegno e la mobilitazione di tutta la società boliviana per la pace

giovedì, 16 ottobre 2008

Santa Cruz (Agenzia Fides) – Martedì 14 ottobre è stata lanciata la Campagna “Convivere – seminare la pace”, organizzata dalla Chiesa cattolica, dalle Nazioni Unite e da diverse realtà e fondazioni locali. Questa campagna intende creare un ambiente che faciliti l’impegno e la mobilitazione di tutta la società boliviana per la pace; una pace che renda possibile il cambiamento nel reciproco rispetto. L’iniziativa nasce a seguito degli scontri che si sono registrati a Pando, che hanno avuto come risultato diverse morti tragiche, e da alcune inchieste realizzate dalle Nazioni Unite in tutti i Dipartimenti, le quali hanno rilevato che su dieci boliviani, più di sette chiedono al governo e alle autorità regionali la pace ed il cambiamento.
In questa prima tappa della Campagna sono preparati spot televisivi, messaggi radiofonici, articoli di giornale ed un sito web (www.sembrarpaz.com). Inoltre l’invito è aperto a tutte le istituzioni e alle persone che desiderino impegnarsi nella campagna, e lo possono fare registrandosi al sito web o nei libri di firme presso il centro di informazioni delle Nazioni Unite.
In rappresentanza della Chiesa cattolica, ha partecipato al lancio della Campagna Mons. Jesús Juárez, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Boliviana e Vescovo de L’Alto. Mons. Juárez ha presentato i cosiddetti “semi per convivere”, un decalogo che la Campagna propone alla società boliviana da realizzare attraverso azioni quotidiane: “rispettiamo e difendiamo la vita, senza preoccuparci di chi è; cerchiamo quello che ci unisce e non quello che ci separa; impariamo ad ascoltare chi la pensa diversamente; ricordiamo che benché diversi tutti siamo persone; dialoghiamo invece di imporre; cerchiamo soluzioni senza aggredire né escludere nessuno; respingiamo ogni forma di violenza; lavoriamo per una vita degna per tutti, perché la povertà e la disuguaglianza sono la peggiore forma di violenza; siamo coraggiosi e scegliamo la pace”. Mons. Jesús Juárez ha concluso la sua presentazione invitando tutti “i boliviani di qualunque dipartimento, città, valle o altopiano in cui si trovino, ad essere seminatori di pace”. (RG) (Agenzia Fides 16/10/2008)


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