AFRICA/SUDAFRICA - Il nuovo Presidente sudafricano rassicura la comunità degli affari: “Non intendo cambiare una politica che funziona”

venerdì, 26 settembre 2008

Johannesburg (Agenzia Fides)-”Non voglio allontanarmi da quello che funziona. Nella turbolenta economia globale rimarremo fedeli alle politiche che hanno mantenuto il Sudafrica affidabile”. Così Kgalema Motlanthe, il nuovo Presidente del Sudafrica, eletto ieri dal Parlamento (vedi Fides 25/9/2008), ha voluto rassicurare nel suo discordo d'investitura la comunità economica e gli investitori stranieri preoccupati dalle dimissioni di Thabo Mbeki, l'ex Presidente che aveva avviato una politica economica basata sugli investimenti stranieri.
Un segnale più concreto è stato dato dal neo Presidente con la riconferma al dicastero delle Finanze di Trevor Manuel, considerato l'architetto della politica economica di Mbeki, molto stimato dagli ambienti degli affari. Manuel, che si era dimesso insieme a metà dell'esecutivo guidato da Mbeki, ha accettato di riprendere l'incarico.
Motlanthe ha licenziato invece il Ministro delle Sanità, la signora Manto Tshabalala-Msimang, criticata in patria e all'estero per aver attuato la controversa politica anti-AIDS di Mbeki che impediva la distribuzione di farmaci antiretrovirali nelle strutture sanitarie statali. L'ex Ministro della Sanità aveva destato lo scalpore internazionale affermando che si poteva lottare contro la malattia facendo ricorso all'aglio e al limone. Tshabalala-Msimang è stata nominata Ministro della Presidenza.
Il nuovo Presidente sembra quindi intenzionato a proseguire la politica economica del suo predecessore, rischiando però di scontentare l'ala sinistra del Congresso Nazionale Africano (ANC), il partito del leader storico della lotta all'apartheid, Nelson Mandela, che appare sempre più diviso. Mentre infatti alcuni commentatori paventano una scissione degli ex sostenitori di Mbeki, che rappresentano l'ala tecnocratica, vicina al mondo degli affari, altri ancora guardano con interesse a Motlanthe che potrebbe essere tentato di presentarsi alle elezioni del 2009. Egli infatti è stato eletto ad interim per guidare il Paese alle elezioni presidenziali. Il candidato dell'ANC è Jacob Zuma, il Presidente del partito, che ha costretto Mbeki alle dimissioni. Sul capo di Zuma pendono però ancora le accuse di corruzione legate a un contratto per l'acquisto di armi da parte dell'esercito sudafricano. Un tribunale lo ha assolto ma è stato presentato un appello per un nuovo processo. L'ANC è al potere dal 1994 ma secondo gli analisti politici in 10 anni, dal 1994 al 2004, ha perso il 30% dell'elettorato, deluso per la corruzione e il mancato avvio delle riforme economiche e sociali promesse. (L.M.) (Agenzia Fides 26/9/2008 righe 29 parole 393)


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