AMERICA/BOLIVIA - Il Vescovo di Ñuflo di Chávez invita autorità e leader civili ad un atteggiamento di serenità ed apertura per risolvere le divergenze

giovedì, 25 settembre 2008

Ñuflo di Chávez (Agenzia Fides) - Attraverso un comunicato pubblico, Mons. Antonio Reimann, Vicario Apostolico di Ñuflo di Chávez, ha espresso la sua preoccupazione di fronte alla grave situazione dei blocchi nella Regione, che stanno provocando il rialzo del costo della vita e minacce allo sviluppo. Mons. Reimman ha invitato tutte le organizzazioni della Regione a promuovere le azioni necessarie ad uscire da questa situazione mediante il dialogo e la concertazione, chiedendo a tutte le autorità e ai leader civili un atteggiamento di serenità e di apertura per risolvere le divergenze. Il comunicato è stato pubblicato al termine di una riunione convocata da Mons. Reimann, alla quale hanno preso parte diverse autorità ecclesiastiche, politiche, amministrative, municipali, civiche, giudiziali, educative, oltre ai rappresentanti di differenti istituzioni ed organizzazioni.
“Nel nome di Dio chiediamo che cessi la violenza e tra tutti, autorità e popolo, diventiamo capaci di guidare la nostra patria sul cammino della costruzione integrale, fondato sui valori della giustizia, della verità, della libertà e della solidarietà”. Inizia con queste parole il testo del Vicario Apostolico di Ñuflo di Chávez, che si fa eco del Messaggio dei Vescovi pubblicato lo scorso 11 settembre, oltre ad insistere sulla chiamata alla preghiera permanente (vedi Fides 12/9/2008).
Tutti i partecipanti all’incontro hanno mostrato la loro preoccupazione per la situazione che si vive nella Regione, nel Dipartimento e generalmente in tutto il Paese, ed hanno espresso il loro disappunto e malessere “per i blocchi delle strade principali, con conseguenze sul rifornimento dei principali prodotti e dei combustibili, oltre al rialzo dei prezzi del paniere familiare, al danno per il turismo, al rischio licenziamento, tutto a discapito della popolazione”. È stato inoltre ribadito che il popolo di Concepcion, principalmente colpito da questa crisi, è un popolo pacifico per cui è necessario riprendere il dialogo e ristabilire la pace e l’unità, favorendo lo smantellamento dei blocchi senza alcun tipo di scontro.
D’altra parte, i partecipanti hanno sollecitano che, di fronte a qualunque divergenza o scontro, si convochino immediatamente le parti in contrasto a tavoli di dialogo, riunioni, incontri permanenti, per concertare ed individuare soluzioni al probabile conflitto che si possa verificare.
Mons. Reimann ha chiesto a tutte le autorità di usare prudenza nei loro atti e nelle loro parole, mentre i mezzi di comunicazione sono chiamati ad informare “in maniera obiettiva, rispettando l’unità e la pace del Paese”. Ugualmente ha chiesto a tutti di proseguire “la chiamata alla preghiera permanente lanciata dalla Chiesa”. Ha manifestato inoltre la sua intenzione di convocare le “differenti autorità ed istituzioni dei Municipi della Provincia per trattare i temi che preoccupano, all’interno di una cornice di libertà, verità e fraternità, con un dialogo permanente tra i vari rappresentanti, dirigenti di base, indigeni, contadini, ed autorità regionali”. (RG) (Agenzia Fides 25/9/2008)


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