Jean-Marie Le Méné - “IL PROFESSOR LEJEUNE, FONDATORE DELLA GENETICA MODERNA” - Edizioni Cantagalli

mercoledì, 30 luglio 2008

Roma (Agenzia Fides) - In occasione del trentesimo anniversario della legge 194 che nel 1978 legalizzò in Italia l'interruzione volontaria della gravidanza, l'editore Cantagalli pubblica in collaborazione con il Movimento per la Vita italiano la traduzione di due libri dedicati al professor Jéróme Lejeune: “Le professeur Lejeune, fondateur de la génétique moderne”, di Jean-Marie Le Méné e “La Vie est un Bouheur” della figlia Clara Lejeune. Illustre scienziato e medico di fama internazionale, scopritore della trisomia 21, Lejeune è considerato il padre della genetica moderna. «La sua vita e il suo impegno nella ricerca manifestano qualcosa di universale nell'impegno per la difesa della vita nascente e recano il segno di una singolarità esemplare meritevole di essere proposta anche in Italia come stimolo nel ripensamento degli ultimi trent'anni di "storia del diritto alla vita" della nostra nazione» afferma Carlo Casini nella sua introduzione all'edizione italiana. Jéróme Lejeune è uno scienziato atipico che non ha fatto della scienza una fede, riuscendo a coniugare il mistero della vita con un approccio sperimentale ad essa. Nel suo libro Jean-Marie Le Méne è testimone della vita di Lejeune, delle sue prime esperienze di medico e ricercatore, delle grandi scoperte, dell'amarezza dovuta all'incomprensione del mondo scientifico al quale apparteneva. L'autore racconta anche di un uomo coraggioso, perseverante, eroico nell'affermazione dei suoi convincimenti e nella difesa dei più deboli. L'amore per la scienza e la difesa dei suoi bambini hanno forgiato la sua vita trasformandolo in un difensore coraggioso della verità, che non scende a compromessi con le suadenti parole del mondo, dirà Clara Lejeune, figlia del grande genetista, nel suo libro racconta con dolcezza e affettuosa memoria la vita del padre, del marito, del "ricercatore dall'anima di poeta", dell'uomo "dalla forza tranquilla" animato da una fede semplice e profonda. Particolarmente belle le pagine del racconto della malattia e della morte di Lejeune, intrise di parole piene di amore filiale e di riconoscenza per un padre che ha lasciato ai suoi figli e al mondo la testimonianza di una vita illuminata e piena.(S.L.) (Agenzia Fides 30/7/2008)


Condividi: