ASIA/FILIPPINE - Corsi estivi di educazione al dialogo e alla pace all’oasi Silsilah

giovedì, 3 aprile 2008

Zamboanga (Agenzia Fides) - Conoscersi, conoscere le reciproche religioni, studiare, cercare i punti in comune, operare concretamente per il dialogo, la riconciliazione, la pace: sono le finalità dei corsi estivi proposti ogni anno dall’Istituto per il Dialogo “Silsilah”, che opera nella città di Zamboanga, nell’estremo Sud dell’isola di Mindanao e che nel 2008 vedranno la partecipazione di numerosi studenti e universitari cristiani e musulmani, oltre a religiosi, lavoratori, docenti e persone interessate da tutto il mondo.
Il periodo dei corsi estivi nelle Filippine è quello fra aprile e maggio e le attività si svolgono all’Harmony Village, la sede centrale del “Silsilah” dove ci sono varie strutture: aule per gli incontri di formazione e per la ricreazione, laboratori, biblioteca, nonché una moschea per i musulmani e una cappella per i cristiani.
L’offerta formativa dell’Istituto prevede un corso base di quattro settimane dove i partecipanti studiano la conoscenza dell'arabo, la storia dell'Islam e del Cristianesimo, il Corano e la Bibbia. Inoltre si prevede una presentazione della Cultura del dialogo, cammino di pace in cui si presenta anche il dialogo interreligioso dal punto di vista musulmano e cristiano. I partecipanti, inoltre, compiono un’esperienza di “dialogo di vita” nelle famiglie: i cristiani vanno in famiglie musulmane e i musulmani in famiglie cristiane. Durante il corso musulmani e cristiani sono incoraggiati a seguire i loro rispettivi momenti di preghiera.
Vi è poi un corso speciale di una settimana, su temi sempre diversi, ma sempre attinente ad argomenti legati al dialogo e la pace; un corso intensivo di una settimana in cui si presentano in sintesi i contenuti offerti durante il corso base, ad eccezione dell’arabo e dell'esperienza nelle famiglie.
Il “Silsilah” è un movimento di dialogo avviato nel 1984 a Zamboanga da padre Sebastiano d'Ambra, PIME, con un gruppo di amici cristiani e musulmani. Il movimento propone una cultura di dialogo come via alla pace invitando tutti a riscoprire le radici spirituali del dialogo e della pace .
La parola “silsilah” viene dall’arabo e significa “legame”, “catena”, “incontro”. La parola è stata adottata dal movimento ricordando l'esperienza spirituale dei sufi (mistici musulmani) che parlano di “silsilah” come legame che fra il loro cammino spirituale e il Creatore dell'universo. Lo stesso concetto si può applicare al cammino spirituale di ogni persona e gruppo che, guidato dalla sua esperienza spirituale e dalla sua religione, compie un cammino verso Dio. “Silsilah” è anche la radice della parola “albero genealogico” e idealmente ci ricorda che tutta l'umanità fa parte della grande famiglia umana. Il movimento propone la riscoperta dei legami che ci sono tra tutti i popoli, nella varietà di culture e religioni.
Il movimento si avvia a celebrare, nel 2009, il 25° anniversario della sua fondazione, con iniziative di carattere interreligioso, ha la sua base nella città di Zamboanga ma organizza seminari e programmi di formazione in altre aree di Mindanao, come Davao, Cagayan de Oro e Jolo, isola dell’arcipelago delle Sulu. La comunità di cristiani e musulmani, famiglie, religiosi e laici che vive stabilmente nell’Harmony Village dedica tutta la sua vita e le sue attività a coltivare ed approfondire il dialogo islamo-cristiano e a diffondere un messaggio di pace e tolleranza attraverso una testimonianza di vita. (PA) (Agenzia Fides 3/4/2008 righe 36 parole 370)


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