Wanda Poltawska - “E HO PAURA DEI MIEI SOGNI” - Quando la morte non vince - Edizioni dell’Orso

mercoledì, 12 marzo 2008

Roma (Agenzia Fides) - Wanda Poltawska è nata il 2 novembre 1921 a Lublino. Deportata nel 1941 nel campo di concentramento di Ravensbruck, vi è stata sottoposta a esperimenti medici.
Dottore in medicina, ha conseguito la specializzazione in psichiatria. Ha cominciato a scrivere questo libro di memorie sulla tragica esperienza vissuta nel campo di concentramento, subito dopo il suo ritorno a casa, nel 1945. “Già dalla prima notte provai qualcosa di terribile - scrive nella Prefazione -. Giorno dopo giorno, o meglio notte dopo notte, sognai di Ravensbruck. I sogni assunsero una vivezza e una plasticità inafferrabile, al punto che non potevo distinguere se si trattasse di un sogno o della prosecuzione del lager”. Dietro consiglio di una sua anziana insegnante, durante le lunghe veglie notturne in cui non riusciva a dormire perché continuava a vedere gli orrori di Ravensbruck, iniziò a scrivere questo diario. “Terminai il mio scritto, lo chiusi in un cassetto… e per la prima volta dal mio ritorno, dormii veramente, senza sogni” scrive ancora l’Autrice, che solo nel 1961 venne convinta a darlo alle stampe, cancellando alcuni riferimenti ritenuti troppo personali ed intimi. Nella postfazione all'edizione tedesca del libro, Wanda Poltawska afferma di essersi chiesta se può ancora avere senso pubblicare i suoi ricordi sugli anni trascorsi in campo di concentramento: “già si è avuta l’impressione che quel tempo sia passato per sempre e che il patrimonio di pensieri elaborato allora non sia oggi più rilevante. Ma gli eventi epocali che si svolgono oggi in Europa, inducono ad una valutazione ben diversa”. E ancora dalla postfazione: "Non ho mai perduto la fede nel fatto che l'uomo è creatura divina, capace di azioni eroiche; ma Ravensbruck mi ha anche insegnato che l'uomo non è automaticamente un'immagine di Dio, che deve anzi lavorare per essere tale."
Wanda Poltawska è nata il 2 novembre 1921 a Lublino. Nel 1941 è stata deportata nel campo di concentramento di Ravensbruck. Dottore in medicina, ha conseguito la specializzazione in psichiatria. La sua molteplice attività è guidata dalla visione cristiana del mondo. Dal 1955 tiene lezioni di medicina pastorale nella Pontificia accademia Teologica di Cracovia. Dal 1957 dirige l'istituto di Teologia della Famiglia presso la stessa Accademia. Ha insegnato all'Istituto Giovanni Paolo II presso la Pontificia Università Lateranense negli anni 1981-1984. E' membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia (dal 1983) e della Pontificia Accademia "Pro Vita". E' stata insignita della Medaglia d'Oro "Per il lavoro reso alla città di Cracovia" (1964) e della Medaglia "Pro Ecclesia et Pontifice". (S.L.) (Agenzia Fides 12/3/2008; righe 24, parole 357)


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