ASIA/FILIPPINE - “Cercare la verità, ristabilire l’integrità morale”: appello dei Vescovi filippini

mercoledì, 27 febbraio 2008

Manila (Agenzia Fides) - Nel mezzo di una “crisi di verità e del cancro invadente della corruzione”, i Vescovi filippini si sentono in dovere di intervenire e offrire un contributo per “la ricerca della verità e per ristabilire l’integrità morale” dei singoli e della nazione. Sono questi i punti principali sviluppati dal comunicato emesso dalla Conferenza Episcopale delle Filippine, a firma del Presidente, S. Ecc. Mons. Angel Lagdameo, a conclusione di un’assemblea del Consiglio Episcopale tenutasi nei giorni scorsi.
“I valori morali - notano i Vescovi - hanno bisogno di un’introspezione morale e spirituale”, invitando i politici e tutti i cittadini a riconsiderare la propria condotta personale e dichiarandosi favorevoli alle indagini e agli accertamenti riguardo ai casi di corruzione che stanno occupando la scena politica del paese.
Il testo dei Vescovi condanna in particolare “la continua cultura della corruzione, dal vertice alla base della società e della politica”; chiede al Presidente e a tutto il governo di “dare una svolta nella lotta alla corruzione, dovunque essa venga scoperta”; raccomanda poi l’abolizione dell’Ordinanza 464 che impedisce ai funzionari pubblici di testimoniare alle udienze e ai processi senza l’approvazione dell’Ufficio del Presidente della Repubblica. I Vescovi chiedono alla Presidente Gloria Arroyo di ordinare ai suoi sottoposti di denunciare tutti gli atti di corruzione di cui sono stati testimoni, indipendentemente da chi ne sia stato coinvolto. D’altro canto invitano i politici, i senatori, i funzionari e gli organi competenti a indire indagini e inchieste non per vendetta politica o interessi personali, ma avendo a cuore il vero bene comune.
Anche i mass-media - sottolineano i Vescovi - hanno un ruolo ben preciso e importante nella ricerca e nella diffusione della verità, agendo secondo criteri di obiettività e neutralità.
In questo processo di ricostruzione di una coscienza nazionale, i Vescovi richiamano la comunità cattolica all’iniziativa dei cosiddetti “circoli del discernimento”, da avviare a livello di base, a cominciare dalle parrocchie, dalle associazioni ecclesiali, da scuole, movimenti, centri sociali, seminari e università.
“Attraverso una conversione del cuore a Cristo, attraverso un discernimento comune, nella preghiera e nell’azione, le radici della corruzione vengono scoperte ed estirpate”, nota il comunicato. La Conferenza Episcopale si dice convinta che, in tal modo, potrà rifiorire nella nazione quello spirito del “People Power” che in passato ha dato buoni frutti nella storia delle Filippine. Con una differenza: “Dalla base sorgerà una cultura della verità e dell’integrità che noi tutti desideriamo profondamente ricercare e costruire”.
La delicata situazione che il paese sta attraversando è stata oggetto anche di un “incontro d’emergenza” convocato ieri dai Vescovi, che ha ulteriormente sviscerato la questione della corruzione, considerando le modalità e le strategie per affrontarla e distruggerla (vedi Fides 26/2/2007).
(PA) (Agenzia Fides 27/2/2008 righe 32 parole 329)


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