AMERICA/BOLIVIA - Decretato lo stato di “disastro nazionale” per le inondazioni, mentre è iniziata la distribuzione degli aiuti inviati dal Santo Padre

mercoledì, 13 febbraio 2008

Trinidad (Agenzia Fides) - Continua la situazione di allarme in Bolivia a causa delle inondazioni. Il Presidente del Governo ha decretato ieri lo stato di “disastro nazionale” nel Paese per le gravi inondazioni che hanno causato finora 52 morti, 4 dispersi e 56.634 famiglie sfollate. Ha inoltre chiesto un maggiore sostegno internazionale per affrontare le emergenze che possono durare fino a sei mesi. I danni causati in Bolivia dal fenomeno “La Niña”, che sono secondo varie fonti sono più gravi di quelli provocati lo scorso anno, manterranno infatti il Paese nella situazione di disastro per diversi mesi e la ricostruzione potrà durare fino ad un anno.
Nella città di Trinidad, dove abitano circa centomila persone, si vivono momenti di angoscia perché dallo scorso lunedì, dopo quattordici ore di piogge continue, le acque hanno cominciato ad oltrepassare la diga di contenimento che protegge l’abitato. Al momento sono stati allestiti 22 rifugi in città e 6 rifugi nelle zone rurali; il numero delle famiglie sfollate supera le 5.000. La “Caritas Beni” continua il lavoro a sostegno di queste famiglie fornendo aiuti di prima necessità. Anche diverse altre autorità stanno collaborando ad affrontare lo stato di emergenza a Beni. La direttrice di “Caritas Beni”, Maria Esther Chiriqui, ha affermato che si è reso necessario l’appoggio alle famiglie poiché in alcuni casi non hanno neppure la possibilità di cucinare, data la precarietà della loro abitazione.
L’èquipe di emergenza ed assistenza umanitaria della Caritas Boliviana si sposterà nelle prossime ore nella città di Trinidad per fornire un appoggio tecnico e distribuire una importante somma di denaro proveniente dalla donazione fatta dal Santo Padre (vedi Fides 8/2/2008), in modo di alleviare la situazione di emergenza che si vive in questa regione. Allo stesso tempo, verranno distribuiti fondi a La Paz, Potosí e Cochabamba, altre zone dove vi sono persone sfollate.
“La nostra presenza a Beni è fondamentalmente a sostegno del lavoro che ‘Caritas Beni’ realizza nei rifugi e a favore degli sfollati. Andiamo per offrire un appoggio tecnico in particolare nel settore della salute e dell’alimentazione” ha affermato Hugo Pérez, Addetto Nazionale alle emergenze e all’assistenza umanitaria della Caritas Boliviana.
Secondo gli ultimi dati, a Beni ci sono 12.603 famiglie sfollate, cifra superata dalla regione orientale di Santa Cruz, dove le famiglie colpite raggiungono le 18.686 unità. Nella zona centrale di Cochabamba la cifra è di 9.325, seguita da Chuquisaca (6.956) e La Paz (4.903), tra i centri più importanti. (RG) (Agenzia Fides 13/2/2008; righe 29, parole 410)


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