Piero Gheddo - “Il Vescovo Partigiano” Aristide Pirovano - Ed. EMI

martedì, 22 gennaio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Il titolo di questa biografia richiede una spiegazione. "Partigiano" Aristide lo è stato negli anni dell'ultima guerra mondiale (1943-1945) per salvare dalla morte ebrei e perseguitati politici, finendo anche nel Carcere di San Vittore a Milano, bastonato e torturato. Poi ha lottato tutta la vita contro comunismo e laicismo anti-cristiani. Uomo di Dio, era un "ribelle per amore" dell'uomo, del popolo che vedeva oppresso. Era un militante, un combattente, contro coloro che ostacolavano la missione che gli era affidata: prima la fondazione della diocesi di Macapà in Amazzonia (1948-1965), poi la direzione del Pime-Pontificio Istituto Missioni Estere (1965-1977) e infine le opere sociali, sanitarie ed educative di Marituba, il lebbrosario nella foresta amazzonica che oggi è diventato una città satellite della grande Belém, grazie anche al lavoro del Servo di Dio dott. Marcello Candia, che Pirovano stesso aveva portato in Amazzonia.
Piero Gheddo, sacerdote del Pime dal 1953, direttore di "Mondo e Missione" (1959-1994) e di "IM-Italia Missionaria" (1975-1992), uno dei fondatori della EMI (Editrice missionaria italiana, 1955) e di Mani Tese (1963), fondatore e direttore dell'agenzia "Asia News" (1986-1994), è autore di un'ottantina di libri e collabora a vari giornali e riviste, radio e televisioni. Ha molto viaggiato per visitare le missioni. Dal 1994 è direttore dell'Ufficio storico del Pime. (S.L.) (Agenzia Fides 22/1/2008; righe 15, parole 218)


Condividi: