Primo Corso di Bioetica per infermieri promosso dall’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica di Roma

lunedì, 7 gennaio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Elementi di etica applicata nella cura e assistenza sanitaria ospedaliera nel programma formativo promosso dall’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica di Roma. Un corso di bioetica per approfondire questa tematica nei gesti di ogni giorno dedicati alla cura dei pazienti.
Si tratta della nuova iniziativa di formazione ideata dall’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica di Roma, che promuove il Corso full immersion intitolato Elementi di etica applicata nella cura e assistenza sanitaria ospedaliera, in calendario il 16 e il 17 gennaio 2008. L'iniziativa è riservata in particolare agli infermieri di area clinica, che esercitano attività professionale in strutture sanitarie pubbliche e private e che sentono la necessità di approfondire gli elementi di etica utili per l’introduzione all'applicazione nei vari contesti operativi. Obiettivo del corso è fornire agli infermieri clinici elementi di etica e bioetica centrata sulla persona, affinché possano migliorare e implementare prestazioni sanitarie di qualità umana e valore professionale.
L’infermiere è il professionista che maggiormente occupa lo spazio e il tempo del malato. In un periodo di malattia più o meno lungo si viene a trovare quotidianamente a confrontarsi su problemi etici di natura più ampia rispetto a quelli trattati dalla deontologia, che richiedono una riflessione e lo obbligano a una maggiore consapevolezza e responsabilità. L’etica e la bioetica non ineriscono solo le grandi decisioni cliniche, ma anche e soprattutto tutti i momenti ordinari di assistenza in cui gli infermieri sono assoluti protagonisti nel rapporto con le persone malate.
L’importanza dell’agire etico è un’esigenza molto sentita dal malato. Compito della bioetica è insegnare e guidare a ritrovare il valore umano fondamentale e l’essenza dell’uomo stesso nei vari contesti operativi e soprattutto sottolinea il diritto a non subire forme di abbandono.
(AP) (7/1/2008 Agenzia Fides; Righe:24; Parole:297)


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