ASIA/TAILANDIA - “Per ogni bambino sieropositivo o malato di AIDS il compleanno è una festa che celebra la vittoria sulla malattia e la morte”: la testimonianza del Camillian Center Rayong

lunedì, 7 gennaio 2008

Rayong (Fides) - In occasione delle festività appena trascorse, i bambini, i malati, i religiosi e lo staff del Camillian Center Rayong, che si occupa dei sieropositivi in Tailandia, hanno inviato a Fides la loro testimonianza.
“Per ogni bambino sieropositivo o malato di AIDS il compleanno è una festa che celebra la vittoria sulla malattia e la morte” racconta Padre Giovanni Contarin, responsabile del Centro, “Quante volte Oon, che ora ha 21 anni ed è nata sieropositiva, mi ha detto in occasione del compleanno: ‘anche quest’anno ce l’abbiamo fatta’, e di compleanni ne ha celebrati ormai 11. E la giovane Pu, 12 anni, con una complicata storia medica alle spalle, in occasione del suo compleanno il mese scorso ha detto: ‘Papà Giovanni, non voglio regali, ma qualche soldino da mettere da parte per i miei studi quando sarò più grande. Anche Manop di 8 anni ha potuto sorridere e giocare con la desiderata macchinetta a telecomando il giorno del suo compleanno, solo pochi mesi dopo essere arrivato in barella con diagnosi di TBC ed AIDS conclamata.”
Come questi ci sono molti altri esempi al Camillian Center di Rayong, che ci invitano a celebrare il compleanno di Gesù come evento legato strettamente alla Resurrezione, cioè alla vittoria di Gesù sulla morte e sul peccato.
Grazie alla solidarietà, quest’anno il Centro ha potuto assistere 59 bambini; 29 al Camillian Center, 24 all’Independent Living e 6 al Giardino dell’Eden. Solo Maai, una bambina di 13 anni, non ce l’ha fatta per complicazioni cerebrali.
Un progetto che nel corso dell’anno 2007 ha dato molti frutti è quello delle borse di studio per i bambini orfani. Ne sono state assegnate 104 e i bambini non sieropositivi sono stati accolti da parenti ed amici dove possono essere alloggiati e studiare tenendosi mensilmente in contatto con il Centro.
“L’educazione alla prevenzione e protezione dal virus HIV e la qualità di vita - continua Padre Contarin - ci ha impegnato parecchio nel corso dell’anno, il nostro team di cinque addetti ha dimostrato di aver coinvolto in maniera positiva la comunità della provincia di Rayong, e ne è dimostrazione il grande evento organizzato in occasione della Giornata mondiale dell’AIDS, il primo dicembre, al quale hanno partecipato migliaia di studenti e giovani lavoratori.
Da considerare anche il programma di cure palliative che ha visto poche morti e molte riabilitazioni. Sembra che anche i più malandati vogliano rimanere a lungo sotto le amorevoli cure a loro prestate. Il reparto, chiamato PCU (palliative care unit), è stato ristrutturato e portato a 49 posti letti. Nell’anno trascorso sono morti 21 adulti e ne sono stati riabilitati 86.”
(AP) (7/1/2008 Agenzia Fides; Righe:35; Parole:443)


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