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Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Negli ultimi anni la questione dell’identità dell’embrione umano ha suscitato numerosi dibattiti scientifici e bioetici, con importanti ripercussioni sulla vita sociale e politica. Diversi gli interrogativi: l’ontogenesi umana è un processo continuo, oppure è contraddistinta da discontinuità biologiche ed ontologiche? Se fosse così, quando e dove porre tali discontinuità e quali conseguenze etiche e giuridiche trarne? Esiste una netta divisione fra embrioni e pseudo-embrioni, o esiste un continuum tra normalità perfetta e totale anormalità? Come affrontare situazioni che mettono in discussione i concetti di individuo e di organismo, come i gemelli siamesi o le chimere dello sviluppo?
Sono solo alcuni aspetti che verranno affrontati martedì 6 novembre 2007, alle ore 11.30, presso la Sala Stampa Vaticana. Con l’occasione sarà presentato il programma del congresso internazionale "Ontogenesi e vita umana", che si terrà a Roma, dal 15 al 17 novembre 2007, presso l'Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” e affronterà l'argomento da diversi punti di vista: biologico, biomedico, filosofico, teologico, bioetico e giuridico.
L’evento fa parte del progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest), che coinvolge sei università pontificie romane (Lateranense, Gregoriana, “Regina Apostolorum”, Salesiana, Santa Croce e San Tommaso), coordinate dal Pontificio Consiglio della Cultura, con il supporto della John Templeton Foundation e di altre istituzioni e sponsor.
Tra i partecipanti interverranno Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Pietro Ramellini, Docente del Master in Scienza e Fede, Pontificio Ateneo Regina Apostolorum; Giuseppe Noia, Docente di Medicina dell’Età Prenatale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Padre Rafael Pascual, LC, Decano Facoltà di Filosofia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
(AP) (30/10/2007 Agenzia Fides; Righe:24; Parole:275)
