AFRICA/SENEGAL - La tratta degli esseri umani è una fenomeno sempre più preoccupante; se ne discute in un Seminario regionale

venerdì, 11 maggio 2007

Dakar (Agenzia Fides)- La tratta degli esseri umani, in particolare donne, dai Paesi dell’Africa occidentale è un fenomeno in crescita. È quanto emerge dal Seminario regionale sulla tratta degli esseri umani che si tiene a Dakar, capitale del Senegal, organizzato dall’Ufficio Internazionale del Lavoro e dall’Ambasciata francese.
Ogni anno migliaia di donne dell’Africa occidentale sono avviate alla prostituzione sia in Europa sia nei Paesi della regione. Oltre alla Nigeria, il Paese più colpito dal fenomeno, le donne provengono da Camerun, Sierra Leone, Togo e Ghana.
Si sono create vere e proprie reti per il traffico degli esseri umani che ormai coincidono con le organizzazioni che gestiscono la prostituzione. Alcune prostitute inoltre, una volta pagato il debito contratto con i trafficanti, diventano a loro volta sfruttatrici di altre ragazze, diventando quelle che in gergo si chiamano “le mama”. Queste persone usano mezzi psicologici e violenti per tenere in soggezione le proprie vittime, facendo ricorso anche a pratiche “magiche” ispirate dalla tradizione religiosa africana. Le donne devono pagare ai trafficanti almeno 50mila dollari per riacquistare la libertà. In seguito possono comprare altre ragazze da avviare alla prostituzione per una cifra che varia dai 7mila ai 10mila dollari.
Le donne rimpatriate in Africa dall’Europa devono essere protette dalle organizzazioni criminali che reclamano il pagamento del “debito”. Per questo a Benin City in Nigeria la Chiesa cattolica ha promosso un centro per il contrasto al fenomeno, con la finalità, tra l’altro, di reinserire le vittime della tratta nella società locale (vedi Fides 13 aprile 2007). Il fenomeno della criminalità transnazionale ha indotto la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale a costituire un organo centralizzato per coordinare gli organi di polizia della regione. (L.M.) (Agenzia Fides 11/5/2007 righe 28 parole 308)


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