AFRICA/SENEGAL - “Siamo ancora alle proteste spontanee di una gioventù arrabbiata perché priva di futuro”

mercoledì, 2 agosto 2023 giovani  

Dakar (Agenzia Fides) – “Sono proteste spontanee di una popolazione giovane priva di futuro. Al momento non si intravedono gruppi che organizzano i disordini” dice all’Agenzia Fides p. Bruno Favero, dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI) da Dakar, capitale del Senegal, dove ieri, due persone sono state uccise in un attacco con un ordigno incendiario contro l’autobus su cui viaggiavano.
Secondo la testimonianza dell’autista un gruppo di giovani incappucciati era salito sul veicolo in un quartiere operaio periferico, lo aveva insultato e poi uno di loro aveva lanciato un ordigno incendiario artigianale-
L’attentato incendiario è solo l’ultimo degli episodi più gravi dei disordini che da giugno sconvolgono il Senegal a seguito dell’esclusione di Ousmane Sonko, candidato dell’opposizione dalle elezioni presidenziali del 2024.
“Sonko ha un forte seguito popolare. La sua esclusione dalla vita politica ha creato risentimento tra i suoi sostenitori ed alcuni di loro sono passati all’azione con proteste spontanee che hanno assunto un carattere violento in diversi casi” spiega p. Bruno. “Sono soprattutto i giovani delle periferie delle città, a iniziare da Dakar, a protestare” continua il missionario. “Si tratta di giovani disoccupati che non hanno prospettive per il futuro e che vivono la giornata. Sono persone che possono essere attratte dalla piccola criminalità, ma al momenti mi sentirei di escludere che dietro le violenze vi siano gruppi che le organizzano. L’attentato all’autobus è un fatto molto grave, ma spero che sia solo frutto dell’incoscienza criminale di chi l’ha commesso e non il segnale dell’avvio di forme di terrorismo” dice p. Bruno.
Arrivato terzo alle presidenziali del 2019, Sonko propugna un programma “anti-sistema” incentrato in particolare su un riequilibrio delle relazioni con i Paesi europei tra cui la Francia che ha suscitato l’entusiasmo dei giovani
È stato condannato l'8 maggio a sei mesi di reclusione con sospensione della pena dopo un processo d'appello per diffamazione, pena che rischia di renderlo ineleggibile. Il 1° giugno ha ricevuto una condanna a due anni di reclusione per scandalo sessuale, una sentenza che lo rende ineleggibile. Questa condanna ha causato i disordini più gravi degli ultimi anni in Senegal, che hanno provocato 16 morti secondo le autorità, circa 30 secondo l'opposizione.
Infine il 31 luglio è stato arrestato con l’accusa di vari reati tra cui l'appello all'insurrezione. Il suo partito Pastef è stato sciolto dalle autorità.
Quello che accadrà ora con l’arresto di Sonko è ancora oggetto di ipotesi. “Mi sento di escludere al momento una guerra civile” dice p. Bruno- ma siamo di certo entrati in un periodo incerto e difficile”. (L.M.) (Agenzia Fides 2/8/2023)


Condividi: