VATICANO - Le preghiere del cristiano in tutte le lingue: Türkçe (Turco)

sabato, 21 aprile 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - L’evangelizzazione dell’Asia Minore viene raccontata nel dettaglio negli Atti degli Apostoli e in diverse Lettere di San Paolo.
Le preghiere pubblicate negli allegati contengono, oltre alle preghiere principali, anche altre preghiere della vita cristiana riguardanti i differenti momenti della giornata ed i differenti stati della vita dei fedeli. L’Agenzia Fides ringrazia quanti hanno collaborato a questa raccolta.
Anno 34 (circa) - Saulo di Tarso si converte
Quando si reca a Damasco con l’obiettivo di combattere le comunità cristiane, Saulo di Tarso ha una sconvolgente visione di Cristo che lo interroga sulle ragioni di quelle persecuzioni. Saulo si converte subito. Accecato dalla luce della scena, non ha ritrovato la strada se non facendosi battezzare. Allevato nel puro rispetto della Legge ebraica, Saulo era diventato il nemico dei cristiani all’indomani della crocifissione di Gesù. Avrebbe anche approvato il martirio di Stefano, eseguito poco tempo prima con la lapidazione. Tale rivelazione che modifica il suo destino lo trasformerà in un grande predicatore che, sotto il nome di Paolo, percorrerà le vie dell’Asia Minore e della Grecia per trasmettere il messaggio di Cristo. Secondo gli Atti degli Apostoli, Paolo effettuerà così tre grandi viaggi missionari.
Anno 44 (circa) - Paolo in Asia Minore
Convertito al cristianesimo dopo qualche anno, Paolo lascia Antiochia e prende la strada in direzione di Cipro, accompagnato da Barnaba. dopo aver convertito il proconsole, si reca in Asia Minore, presso le città di Antiochia di Pisidia, di Listra e Derbe. Da quel momento, fonda diverse comunità cristiane nel cuore dei territori non evangelizzati. Viene spesso ricevuto a colpi di pietre dai giudei della regione. Ritornerà ad Antiochia solo nel 47, poi effettuerà altri due viaggi missionari, uno a partire dal 50 e l’altro dal 54.
Anno 48 (circa) - Riunione del Consiglio di Gerusalemme
I dirigenti della Chiesa di Gerusalemme incontrano Paolo e Barnaba al fine di deliberare sulla questione del paganesimo. Si chiedono se i pagani che hanno adottato la religione cristiana devono o meno osservare anche le pratiche imposte dalla Legge ebraica. Al termine di questo incontro, i partecipanti si metteranno d’accordo sul fatto che la sola conversione al cristianesimo basta per la salvezza dei Gentili. Questa decisione avrà come conseguenza l’ingresso di molti convertiti provenienti dal paganesimo in seno alla Chiesa cattolica. D’altro canto si profila l’ipotesi di una rottura tra la religione ebraica e quella cristiana.
Anno 50 (circa) - Paolo riparte per l’Asia Minore
Ritornato dal suo viaggio missionario da tre anni, Paolo lascia Gerusalemme, dove aveva assistito al Concilio, per recarsi una volta ancora in Asia Minore. Viene allora accompagnato da Sila e da Timoteo. Dopo essersi assicurato della fede delle comunità cristiane che aveva insediato a Listra, Derbe e Antiochia di Pisidia, prende il mare in direzione della Macedonia. Vi stabilisce le Chiese di Filippi e di Tessalonica e trascorre del tempo ad Atene, poi a Corinto, dove fonda una nuova comunità. Così il cristianesimo si sviluppa progressivamente nella maggior parte delle regioni che Paolo percorre, malgrado la cattiva accoglienza che gli riservano i Giudei.
Anno 54 (circa) - Ultimo viaggio missionario di Paolo
Paolo intraprende un terzo viaggio, seguendo approssimativamente lo stesso tragitto del precedente. Partito da Antiochia, attraversa l’Asia Minore, dove soggiorna qualche tempo ad Efeso. Raggiunge infine la Macedonia, poi Corinto, in Grecia, per arrivare finalmente a Tiro. Durante il suo percorso, redige diverse Lettere che saranno raggruppate nel Nuovo Testamento. Saluta per l’ultima volta i fedeli di Efeso, perché si reca a Gerusalemme, dove lo Spirito Santo “mi annuncia che mi attendono catene e tribolazioni… Non vedrete più il mio volto” (Atti20, 22b.25°). Sempre secondo gli Atti degli Apostoli, viene arrestato a Gerusalemme, dopo aver provocato una viva sommossa in seno alla comunità ebraica. Tenuto prigioniero a Cesarea per due anni, viene in seguito condotto a Roma, poi liberato prima di essere nuovamente imprigionato. Viene decapitato a Roma, essendo cittadino romano, verso il 65-67. (J.M.) (Agenzia Fides 21/4/2007; righe 49, parole 656)


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