AFRICA/UGANDA - Il Ministro dell’Interno ugandese annuncia la ripresa delle trattative con l’Esercito di Resistenza del Signore (LRA)

giovedì, 15 marzo 2007

Kampala (Agenzia Fides)- Saranno ripresi i colloqui di pace tra il governo ugandese e la guerriglia dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lord’s Resistance Army, LRA) dopo che l’esecutivo di Kampala ha accolto la richiesta del movimento ribelle di introdurre nuovi mediatori.
Il Ministro dell’Interno Ruhakana Rugunda ha dichiarato di aver incontrato il leader dell’LRA, Joseph Kony, e di aver concordato con lui di inserire nella mediazione rappresentanti di 5 Paesi africani: Kenya, Sudafrica, Tanzania, Mozambico e Repubblica Democratica del Congo.
All’inizio di gennaio la delegazione dell’LRA aveva abbandonato le trattative che si svolgevano a Juba nel sud Sudan, avanzando la richiesta di un cambiamento del luogo dei colloqui (vedi Fides 16 gennaio e 7 febbraio 2007). Il gruppo di guerriglia ugandese aveva motivato la richiesta di una nuova sede delle trattative con i timori provocati dalle parole del Presidente sudanese, Omar Bashir, di aver intenzione di “eliminare l’LRA dal Sudan”.
Secondo il Ministro dell’Interno ugandese, che è delegato dal suo governo a condurre la trattativa, “il luogo e la mediazione sono ormai problemi risolti”, precisando che i locali dove si svolgono le trattative verranno migliorati per venire incontro alla preoccupazioni evocate dall’LRA.
Il ritorno al tavolo delle trattative dell’LRA si deve all’azione del nuovo inviato delle Nazioni Unite per il Nord Uganda, l’ex Presidente del Mozambico, Joachim Chissano, che ha accompagnato il Ministro Rugunda e il Vice-presidente del Sud Sudan, Riek Machar, all’incontro con Kony, a Ri-Kwangba, uno dei due punti di raccolta della guerriglia ugandese nel sud Sudan, previsti dagli accordi di cessate il fuoco dello scorso agosto (vedi Fides 28 agosto 2006). Il leader dell’LRA si è dichiarato soddisfatto della mediazione di Chissano, che ha offerto garanzie ritenute valide dalla guerriglia.
Anche i leader religiosi e i capi villaggio del nord Uganda si sono impegnati per convincere l’LRA a ripresentarsi i colloqui. Tra questi vi è l’Arcivescovo di Gulu, Mons. John Baptist Odama, che in una dichiarazione all’Agenzia Fides si era detto “fiducioso sul fatto che le due parti sono ancora disponibili a continuare i colloqui di pace” (vedi 28 febbraio 2007).
Il conflitto, che da una ventina d’anni colpisce il nord dell'Uganda e la parte meridionale del Sudan, ha provocato oltre un milione e mezzo di sfollati e decine di migliaia di vittime fra la popolazione civile. (L.M.) (Agenzia Fides 15/3/2007 righe 33 parole 402)


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