AFRICA/CENTRAFRICA - “Una passione missionaria iniziata in tenera età”: il ricordo di Suor Ilaria Meoli, morta in un incidentale stradale nella Repubblica Centrafricana

martedì, 13 marzo 2007

Bangui (Agenzia Fides)- “Una passione missionaria iniziata in tenera età”: cosi Sr. Marisa Bordiga, Segretaria Generale delle Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino ricorda Suor Ilaria Meoli morta in un incidente stradale nella Repubblica Centrafricana. Suor Marisa ha inviato all’Agenzia Fides questo ricordo di Sr. Ilaria.
“Sr. M. Ilaria di S. Teresa di Gesù Bambino (Meoli Ilaria) è nata a Pontedera il 17 maggio 1970, ultima di tre figli.
Dopo aver frequentato il liceo classico si è iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Pisa ma prima di raggiungere la laurea ha deciso di rispondere alla chiamata religiosa: il 2 gennaio 1994 è entrata nella casa di formazione delle “Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino” dove ha emesso la sua professione religiosa il 16 novembre 1996. Conseguita la laurea, ha superato il concorso per accedere alla specializzazione in Malattie Infettive. Specializzazione ottenuta nell’anno 2003.
La passione missionaria di Sr. Ilaria risale già a quando, da bambina, leggeva con interesse la rivista dei Comboniani “Il piccolo missionario”, a cui era abbonata.
Gli stage in Burundi e in Madagascar, durante gli studi di specializzazione, accrescono in lei il desiderio di essere missionaria in Africa. Il suo “sogno” comincia a delinearsi in modo più chiaro quando i membri della nascente associazione “Noi per l’Africa” (alcuni dei quali, pontederesi, conoscono bene Sr. Ilaria) propongono di erigere un Centro Sanitario accanto alla Missione delle Suore Carmelitane, nella Repubblica Centrafricana.
Viene chiesto alla Congregazione di poter contare su Sr. Ilaria per la direzione sanitaria del Centro e la proposta viene accolta. Così il 22 ottobre 2005 Sr. Ilaria riceve il crocifisso di missionaria dalle mani dell’Arcivescovo di Torino, Card. Poletto, e parte per Bossemptélé (Rep. Centrafricana).
I lavori per la costruzione del Centro Sanitario “Giovanni Paolo II” cominciano con ritmi che hanno del “miracoloso”. Con competenza e precisione Sr. Ilaria segue la realizzazione del progetto, per quanto le compete, coinvolgendo la comunità religiosa, la comunità locale, gli altri missionari presenti in Centrafrica, le autorità civili… È un “carisma” di Sr. Ilaria quello di suscitare, con discrezione, la collaborazione di tutti.
Al termine del 2006 la costruzione è ultimata. All’inizio del 2007 cominciano ad arrivare i macchinari e le strumentazioni per i padiglioni e le sale operatorie. L’ospedale sta per essere ultimato.
Il 17 febbraio a Sr. Ilaria viene chiesto un servizio imprevisto: accompagnare un missionario ammalatosi improvvisamente, che deve essere trasportato dal Centrafrica in Italia per essere curato. Durante il volo occorre la presenza di un medico. Sr. Ilaria si rende disponibile. Il 9 marzo riparte da Torino per Bossemptélé. Il 10 marzo, nel tragitto in auto fra Bangui e Bossemptélé, l’autista perde il controllo del veicolo: Sr. Ilaria è grave, viene trasportata all’ospedale di Bangui ma purtroppo non si riesce a salvarla.
A 36 anni era pronta per incontrare Colui di cui aveva voluto essere annunciatrice e testimone”. (L.M.) (Agenzia Fides 13/3/2007 righe 44 parole 504)


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