AFRICA/SUDAFRICA - Aumenta l’allarme per la diffusione delle droghe sintetiche nell’area di Città del Capo

martedì, 19 dicembre 2006

Città del Capo (Agenzia Fides)- Cresce la preoccupazione in Sudafrica per la diffusione delle droghe sintetiche che sta sorpassano quella del crack, il pericoloso derivato della cocaina. Questo fenomeno deriva anche dall’affermazione delle gang criminali di origine cinese, specializzate nel contrabbando dei cristalli di metamfetamine, sui gruppi criminali nigeriani, responsabili della diffusione in Sudafrica di cocaina e crack.
I gruppi cinesi sono riusciti a prevalere su quelli di origine indiana e pachistana per il controllo del mercato locale di metamfetamine. Il 90% di queste sostanze a livello mondiale sono infatti prodotte in Asia, e l’efredina, la sostanza base per produrre le metamfetamine, non è facilmente reperibile in Sudafrica, rendendo quasi impossibile la creazione di una filiera locale per la produzione di queste droghe sintetiche.
La rivoluzione nel mercato delle droghe illegali nella zona di Città del Capo ha causato una guerra tra le bande di strada, incaricate della vendita al dettaglio degli stupefacenti, che ha provocato diverse vittime.
Negli ultimi 4 anni si è assistito a una crescita esponenziale del consumo di metamfetamine nella provincia di Città del Capo. Nel 2003 solo il 2,3 % delle persone ricoverate nei centri di riabilitazione per tossicodipendenti dichiarava di far uso di queste sostanze. Nella prima metà del 2007 questa percentuale era arrivata al 37 %. Nel 2001 la polizia aveva indagato su appena 12 casi collegati allo spaccio di metamfetamine, alla fine del 2005 quasi 3mila indagini di polizia erano relative alle metamfetamine.
Dal punto di vista tossicologico, la sostituzione del crack con le metamfetamine si spiega con il fatto che hanno effetti simili, ma quelli delle metamfetamine hanno una durata superiore (3 o 4 ore in più rispetto al crack). Per questo motivo le metamfetamine sono diventate molto popolari tra i consumatori in un così breve spazio di tempo. Accanto alle metamfetamine l’altra sostanza stupefacente più diffusa tra i tossicodipendenti dell’area di Città del Capo è l’eroina, anche questa proveniente dall’area asiatica.
La diffusione delle droghe sintetiche rischia di creare un grave danno alla salute pubblica. L’abuso a lungo termine di metamfetamine può essere infatti molto dannoso, e può portare alla dipendenza. L'assuefazione è una condizione cronica che porta a ricadute, caratterizzata da ricerca ed uso compulsivo della sostanza, con cambiamenti funzionali e molecolari nel cervello. Oltre ad essere dipendenti, gli assuntori presentano sintomi che possono includere comportamento violento, ansia, confusione ed insonnia. Inoltre possono manifestare diversi sintomi psicotici, come paranoia, allucinazioni uditive, aggressività e delirio. Inoltre, la paranoia può provocare pensieri di omicidio e/o di suicidio. L’abuso cronico può portare la persona ad un comportamento psicotico, caratterizzato da paranoia intensa, allucinazioni visive ed uditive, e rabbia incontrollabile che può scatenare comportamenti eccessivamente violenti. (L.M.) (Agenzia Fides 19/12/2006 righe 42 parole 468)


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