AFRICA AUSTRALE - La tubercolosi non ha confini, occorre tenerla sotto controllo per evitare che diventi un’ulteriore minaccia per i sieropositivi

giovedì, 26 ottobre 2006

Johannesburg (Agenzia Fides) - L’Africa australe è l’epicentro di Hiv e tubercolosi. La regione del mondo più colpita dall’Aids è ora minacciata anche da una epidemia di tubercolosi causata da un ceppo resistente a quasi tutti i trattamenti. Si tratta dell’XDR, tipo di tubercolosi “estremamente resistente ai farmaci”.
Il fenomeno è particolarmente grave nella provincia sudafricana sudorientale di KwaZulu-Natal, dove 52 dei 53 contagiati confermati sono deceduti 25 giorni prima che venisse diagnosticata la malattia.
Il caso in oggetto è stato affrontato nel corso di una riunione dei rappresentanti del Governo dell’Africa australe insieme ad altri esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a Johannesburg, per analizzare alcuni meccanismi di lotta contro la tubercolosi.
Il tasso di mortalità così alto si spiega, in parte, con il fatto che 44 pazienti analizzati erano sieropositivi. Quindici di loro erano sotto trattamento antiretrovirale, ma sono morti tutti a causa della tubercolosi XDR che è più acuta di quella MDR (“resistente ai multifarmaci”). I ceppi della variante MDR sono resistenti almeno a due delle principali medicine utilizzate per trattare la tubercolosi in prima istanza o “di prima linea”. La XDR, tuttavia, è resistente a diversi medicinali di “seconda linea”.
Secondo l’OMS, la tbc colpisce 1,7 milioni di persone all’anno in tutto il mondo. L’Unaids riporta che lo scorso anno erano 38,6 milioni gli Hiv-positivi in tutto il mondo. Nei paesi della Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe ne vivono oltre 14 milioni.
Le forme comuni della tubercolosi erano già particolarmente preoccupanti per i sieropositivi, a causa del loro sistema immunologico troppo debole per poter resistere alla malattia. L’insorgere della forma XDR li espone ad un rischio ancora più elevato.
Da uno studio risulta che la forma XDR è presente in tutti i paesi del mondo dall’inizio del 2006, ma l’epidemia della provincia sudafricana di KwaZulu-Natal è particolarmente preoccupante per i sieropositivi.
Il Programma Congiunto delle Nazioni Unite su Hiv/Aids (UNAIDS) ha calcolato che un abitante su tre dell’Africa australe vive con l’Hiv/Aids. Bisogna intervenire rapidamente, per evitare che il mancato controllo del nuovo ceppo costituisca un’ulteriore seria minaccia per la regione.
La tubercolosi diventa resistente ai farmaci per diversi fattori, tra questi l’interruzione della serie di trattamenti, l’incorretta prescrizione di farmaci o la somministrazione di dosi di qualità inferiore. (AP) (26/10/2006 Agenzia Fides; Righe:36; Parole:391)


Condividi: