ASIA/FILIPPINE - Proposta al governo: un “triumvirato islamico” per sbloccare la pace nelle Filippine Sud

giovedì, 24 ottobre 2013

Zamboanga del Sud (Agenzia Fides) – Per sbloccare lo stallo nelle trattative di pace nel Sud delle Filippine “la soluzione può essere creare, per nuova ‘regione Bangsamoro’ – regione autonoma per le comunità musulmane – una sorta di triumvirato, un governo di tre rappresentanti, che tenga conto delle principali componenti etnico-culturali della comunità islamica sull’isola di Mindanao”: è la proposta lanciata, attraverso l’Agenzia Fides, da p. Sebastiano D’Ambra, missionario PIME da 35 anni nelle Filippine Sud, fondatore del Centro per il dialogo islamo-cristiano “Silsilah” a Zamboanga city, e profondo conoscitore della realtà dell’islam filippino. M
Mentre il governo di Benigno Aquino aveva raggiunto un accordo di pace con il gruppo ribelle “Moro Islamic Liberation Front” (MILF), la situazione è precipitata negli ultimi tempi, con la nuova azione violenta di un altro gruppo ribelle musulmano, il “Moro National Liberation Front” (MNLF) che a settembre 2013 ha lanciato una offensiva militare nel pieno centro di Zamboanga. L’azione ha avuto gravi conseguenze di natura sociale (oltre 100mila profughi), economico, politico e religioso, “spostando indietro le lancette dell’orologio della pace”, nota il missionario.
P. D’Ambra spiega in un colloquio con Fides: “La nuova ribellione del MNLF dipende anche dal fatto che il movimento si è sentito escluso e rivendica visibilità e fette di potere nel disegno del nuovo assetto politico-istituzionale della regione musulmana. I due movimenti ribelli sono espressione di diversi gruppi etnico-culturali: il MNLF è formato dai musulmani di etnia tausug, il MILF dai maguindanao: Inoltre nella comunità dei 6 milioni di musulmani filippini esiste una terza grande componente, il gruppo dei maranao, accanto ad altre tribù minoritarie”. Per dare a tutti i gruppi musulmani la convinzione che le diverse etnie, culture, e costumi saranno rispettati, “l’idea di una condivisione del governo fra tre membri (il triumvirato), in rappresentanza delle tre tribù principali, potrebbe essere vincente”, nota il missionario. P. D’Ambra riferisce a Fides che inoltrerà la proposta all’Ufficio governativo responsabile per il processo di pace, guidato dalla cattolica Teresita Deles.
Intanto nei giorni scorsi a Cotabato (Mindanao) la “Commissione di transizione Bangsamoro” – organismo incaricato dal governo e dal MILF di redigere la Legge fondamentale per la nuova regione – ha firmato un accordo con la “Piattaforma per la Pace nella società civile di Mindanao”, che accoglie oltre 120 fra organizzazioni, gruppi e reti del territorio. L’intesa prevede l’impegno a realizzare una sorta di “referendum popolare”, prima della entrata in vigore della nuova Legge. L’accordo intende promuovere “trasparenza, inclusione e partecipazione attiva degli attori locali per generare un massiccio sostegno alla Legge fondamentale Bangasamoro”. La nuova “regione Bangsamoro” dovrebbe sostituire la “Regione Autonoma musulmana di Mindanao”, creata 23 anni fa, entro il 30 giugno 2016. (PA) (Agenzia Fides 24/10/2013)


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