AFRICA/COSTA D’AVORIO - I capi tribù della Costa d’Avorio mediano nella crisi?

venerdì, 14 gennaio 2011

Abidjan (Agenzia Fides) - È ancora alta la tensione in Costa d’Avorio mentre la situazione politica rimane bloccata. Sia il Presidente uscente, Laurent Gbagbo, sia il Presidente eletto, Alassane Ouattara, rimangono fermi nelle loro posizioni. Gbagbo afferma di aver vinto il ballottaggio presidenziale del 27 novembre, mentre Ouattara sostiene di averlo vinto con il 54% dei voti. La maggior parte dei Paesi stranieri ha riconosciuto Ouattara come nuovo Capo dello Stato ivoriano.
“Uno spiraglio di dialogo è stato offerto dall’associazione dei capi tradizionali del sud della Costa d’Avorio, che avrebbero affermato, secondo un giornale pro Gbagbo, che i due Presidenti dovrebbero incontrarsi la prossima settimana. La notizia deve però essere confermata ufficialmente” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale da Abidjan, la capitale amministrativa del Paese. I capi tradizionali sono i leader delle diverse tribù della Costa d’Avorio, hanno un ruolo simbolico ma sono ancora molto ascoltati e rispettati dalla popolazione. “Alcuni di loro hanno preso una posizione nel contrasto tra Gbagbo e Ouattara, ma la maggior parte dei capi tradizionali ha assunto una posizione neutrale nella crisi politica che sta sconvolgendo la Costa d’Avorio” spiegano le fonti di Fides. Il Primo Ministro del Kenya, Raila Odinga, dovrebbe tornare in Costa d’Avorio per un nuovo tentativo di mediazione tra le parti.
Nel frattempo cresce la preoccupazione per gli scontri che si sono registrati nei giorni scorsi ad Abobo, il quartiere di Abidjan controllato dai sostenitori di Ouattara. “Il fatto che negli scontri tra l’esercito, rimasto fedele a Gbagbo, e i sostenitori di Ouattara siano state impiegate da entrambe le parti delle armi pesanti, significa che ad Abobo sono presenti combattenti delle Forze Nuove, il movimento di guerriglia che controlla il nord della Costa d’Avorio, che appoggia Ouattara” spiegano le fonti di Fides.
L’ONUCI (la forza dell’ONU in Costa d’Avorio) ha denunciato che “forze civili e militari del campo del Presidente Gbagbo” hanno attaccato alcuni veicoli dell’ONU ad Abidjan. Osservatori internazionali e i sostenitori di Ouattara hanno denunciato la presenza di milizie paramilitari pro Gbagbo che sarebbero responsabili di diverse violenze contro i civili. Secondo l’ONUCI in Costa d’Avorio, da metà dicembre ad oggi, 247 persone sono state uccise a causa della violenza politica. (L.M.) (Agenzia Fides 14/1/2011)


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