EUROPA/SPAGNA - Nuovo impulso per continuare a lavorare in favore dei poveri, una dichiarazione ecumenica sulla vita, la creazione di un nuovo Centro sanitario in Kenya sono tra i frutti del 22º Congresso Internazionale dei Medici Cattolici

venerdì, 19 maggio 2006

Barcellona (Agenzia Fides) - Circa 1000 professionisti della salute di 78 paesi diversi hanno partecipato dall’11 al 14 maggio a Barcellona (Spagna) al 22º Congresso Internazionale della FIAMC (Federazione Internazionale delle Associazioni Mediche Cattoliche) (vedi Fides 12/5/2006) sul tema "I medici cattolici e la povertà nell'era della globalizzazione", secondo quanto ci comunica il dott. Joaquim Bosch Barrera, del Comitato Organizzatore locale. Sebbene il tema centrale del Congresso trattasse della povertà, i partecipanti hanno lavorato anche su altri temi che riguardano la pratica medica oggigiorno, come la famiglia e la globalizzazione, il cammino verso la medicina come via per arrivare alla santità (con gli esempi di alcuni Servi di Dio che hanno svolto la professione di medico di cui è in corso il processo di Beatificazione), l'educazione sessuale degli adolescenti, la pianificazione familiare.... Il Santo Padre Benedetto XVI si è reso presente attraverso un messaggio inviato al Congresso nel quale ha ricordato che l’alta dignità della persona umana implica la responsabilità grave di proteggere la salute e di essere attenti soprattutto verso chi non è ancora capace di difendersi, come è il caso dei bambini non ancora nati, o chi non è autosufficiente, come gli anziani ed i malati terminali. Il Papa ha invitato "a promuovere iniziative nel campo della sanità, volte a sensibilizzare tanti uomini e donne di buona volontà affinché assistano con generosità fraterna quanti si sentono sommersi dalla povertà o dalla emarginazione".
Durante il Congresso si è parlato estesamente dell’attività dei medici cattolici in tutto il mondo a favore dei più poveri ed emarginati. Emergono tra queste azioni, secondo quanto informa il dott. Joaquim, il ruolo dei medici cattolici asiatici durante la crisi dello tsunami, con la costruzione di sei dispensari nuovi, varie missioni e scuole per orfani; ed il lavoro svolto a Berlino con i poveri senzatetto, con la costruzione di un ospedale concepito non solo come luogo assistenziale, ma anche come centro per la riabilitazione e il recupero di questi pazienti alla società. L'entità MaterCare Internazionale (sezione specializzata in Ginecologia ed Ostetricia della FIAMC), ha presentato il suo lavoro a favore delle donne: corsi di preparazione al parto a Timor Est, centri di maternità in Ghana e Nigeria, ricerche sulla emorragia postparto (una delle cause della mortalità materna in Africa).
Tra i frutti del Congresso, secondo il dott. Joaquim Bosch Barrera, emergono: un nuovo impulso per continuare a lavorare in favore dei poveri, degli emarginati e dei malati; lo scambio di esperienze ed idee tra i professionisti dei diversi paesi; la dichiarazione ecumenica sulla vita, l'attenzione alla salute e la dignità degli esseri umani da parte di medici di religione diversa; l’inizio di un nuovo progetto che seguirà MaterCare, consistente in un Centro di Salute Materna Integrale nel paese di Merti (Isiolo), Kenya, dedicato a Giovanni Paolo II ed al Vescovo Luigi Locati, recentemente assassinato, che ha lavorato per più di 40 anni come missionario.
Inoltre durante il Congresso i partecipanti hanno potuto visitare la prima esposizione di medicina missionaria mai realizzata nella storia, che ha contato anche sulla presentazione di diverse iniziative di più di 50 tra Congregazioni, associazioni, Caritas.... Si è infine scelto il Burkina Faso come sede del 23º Congresso Internazionale dei Medici Cattolici nel 2010 “come un segno che non dimentichiamo l'Africa”. (RG) (Agenzia Fides 19/5/2006; righe 38, parole 548)


Condividi: