EUROPA/ITALIA - E’ tornato a casa fuori pericolo il bambino africano affetto da una patologia cardiaca, dalla malaria, da diverse infezioni e seri problemi neurologici, grazie alle cure dei medici dell’Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani

martedì, 14 febbraio 2006

Roma (Agenzia Fides) - Gli hanno salvato la vita ed ora è fuori pericolo. Affetto da grave cardiopatia complessa, operato al Bambin Gesù, Kamaldine è un bimbo africano di quasi due anni, nato nella Repubblica del Benin con un difetto congenito al cuore.
Arrivato in Italia lo scorso mese di giugno insieme ad altri due bambini affetti da analoga cardiopatia congenita, il bambino è stato subito ricoverato all’ospedale San Pietro Fatebenefratelli in gravi condizioni: oltre alla patologia cardiaca, aveva la malaria, diverse infezioni e seri problemi neurologici. Gli interventi di correzione cardiochirurgica sono stati l’unica alternativa per garantire la sopravvivenza ed una adeguata qualità di vita ai tre bambini. Dopo, infatti, un periodo di ospedalizzazione presso il San Pietro, i bambini sono stati ricoverati all’ospedale Bambin Gesù per l’intervento al cuore.
Ora, dopo un lungo periodo di terapia intensiva e di riabilitazione Kamaldine è tornato in Africa dove verrà seguito dai medici dell’ospedale Saint Jean de Dieu Fatebenefratelli di Tanguiéta.
A Roma, oltre alla collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù per gli interventi chirurgici, il piccolo paziente è stato ospitato a lungo nella divisione di Pediatria dell’ospedale San Pietro.
“Quando abbiamo scoperto la gravità delle patologie cardiache dei tre bambini - spiega Fra Gerardo D’Auria, direttore del San Pietro e volontario nella missione umanitaria in Benin - abbiamo subito deciso di portarli in Italia e di ospitarli presso la nostra struttura in attesa della disponibilità per le operazioni chirurgiche.” (AP) (14/2/2006 Agenzia Fides; Righe:24; Parole:271)


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