ASIA/GIAPPONE - I giovani cattolici promuovono l’amicizia fra Cina e Giappone

giovedì, 22 dicembre 2005

Tokyo (Agenzia Fides) - Promuovere amicizia, dialogo, condivisione fra giovani cinesi e giapponesi: a questo si sta dedicando il missionario p. Oliver Chegaray, delle Missioni Estere di Parigi, che opera in Giappone, nella diocesi di Yokohama e organizza frequenti viaggi in Cina, all’insegna dello scambio culturale, per coltivare i rapporti umani e far crescere legami di amicizia specialmente fra i giovani.
Nell’ultimo viaggio, che ha toccato la provincia cinese di Yunnan, Hong Kong e il Tibet, il missionario ha visitato con un gruppo di giovani giapponesi la piccola comunità cattolica in Tibet (circa 800 persone), in un pellegrinaggio organizzato in collaborazione con il Centro cattolico studentesco “Shinsei Kakan” a Tokyo.
I giovani che hanno partecipato al viaggio hanno sviluppato conoscenza e legami di amicizia con i loro coetanei cinesi e sono stati molto felici dell’esperienza di condivisione e relazione. “Stanno imparando il rispetto e l’accoglienza reciproca”, ha sottolineato il missioanrio. I giovani, attraverso questo viaggio, hanno avuto l’opportunità di riflettere sui temi dell’amore e della riconciliazione. I giovani giapponesi hanno trascorso alcuni giorni in qualità di ospiti nelle case dei loro coetanei i, un’esperienza che ha creato un’atmosfera di accoglienza e condivisione.
Ueda Shinichi (22 anni) racconta di essere rimasto “molto impressionato dalla vita della comunità in Tibet. Vedere un mondo dove non vi sono ricchezza e avarizia, mi ha fatto riflettere su come la ricchezza ha inquinato l’umanità”. Wataname Kimiko, 20 anni, ha detto che per lei è stata un’esperienza molto toccante, affermando di aver apprezzato l’accoglienza e l’ospitalità, e di voler restare in contatto con la comunità locale.
P. Chegaray ha celebrato una Santa Messa, insistendo soprattutto sul tema del perdono, invitando tutti a dimenticare le ferite del passato e a costruire un futuro di buone relazioni, dialogo, amore, in nome di Cristo.
(Agenzia Fides 22/12/2005 righe 25 parole 253)


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