AFRICA/NIGERIA - Banditi all’assalto nello Stato di Katsina, in pochi giorni colpite una chiesa e una moschea

mercoledì, 20 agosto 2025 banditsmo   chiese locali   massacri  

Abuja (Agenzia Fides) - “La popolazione dello Stato di Katsina merita di vivere in sicurezza e non nella paura”. Così Farouk Lawal Jobe, governatore facente funzioni di Katsina, ha rivolto un appello al Presidente della Federazione nigeriana, Bola Tinubu perché prenda interventi urgenti per affrontare la drammatica situazione d’insicurezza che colpisce questo Stato situato nell’estremo nord della Nigeria.
“Chiediamo rispettosamente al Presidente di impartire ordini adeguati a tutte le agenzie di sicurezza per porre fine con decisione agli attacchi immotivati contro le nostre pacifiche comunità” ha aggiunto Jobe.
L’ultimo massacro in ordine di tempo è stato commesso nella moschea di Unguwar Mantau, dove almeno 27 persone sono state uccise nelle prime ore del mattino del 19 agosto. Secondo fonti locali il massacro è stato compiuto da un gruppo di banditi per ritorsione in risposta all’uccisione di alcuni loro complici da parte degli abitanti del villaggio lo scorso weekend. I malviventi stavano per assalire il villaggio quando gli abitanti, avvertiti per tempo, hanno teso loro un’imboscata nella quale sono caduti alcuni membri della banda.
I banditi hanno colpito al momento della preghiera cogliendo di sorpresa i residenti.
Lo scorso weekend il bombardamento da parte dell’aviazione nigeriana a Jigawa Sawai vicino al confine con lo Stato di Zamfara del rifugio di una banda criminale, ha permesso a 62 persone rapite di fuggire. Molti di queste erano state catturate durante un raid notturno dell'11 agosto nel villaggio di Sayaya da parte della banda di Fulani, Sempre l’11 agosto banditi Fulani avevano assalito la chiesa parrocchiale di San Paolo di Aye-Twar.
“Il barbaro attacco dell'11 agosto 2025 ha definitivamente interrotto tutte le attività pastorali, poiché tutte le 26 stazioni parrocchiali erano state occupate da pastori armati da tempo” ha affermato don Samuel Fila, presidente della Nigerian Catholic Diocesan Priests’ Association (NCDPA), della diocesi di Katsina-Ala. Nell’assalto è stata profanata e distrutta la Chiesa Parrocchiale, incendiate la Segreteria Parrocchiale e la canonica, mentre sono stati depredati o distrutti beni e veicoli parrocchiali.
L’insicurezza sta avendo un forte impatto sul sistema educativo dello Stato. Secondo un recente studio dell’Oxford Policy Management tra il 2020 e il 2025 sono stati rapiti circa 330 studenti, sequestrati 14 insegnanti mentre altri 5 sono stati uccisi, e 52 scuole sono state costretta a chiudere nelle aree di governo locale (LGA) di Batsari, Faskari e Kankara.
Una delle cause dell’insicurezza che affligge lo Stato di Katsina è il confine non adeguatamente sorvegliato con il Niger, che permette il passaggio di elementi jihadisti, di bande armate e di merci di contrabbando. Proprio in queste ultime ore il locale comando delle dogane ha annunciato il sequestro di un importante quantitativo di medicinali illegalmente importati, incluso il Tramadol, un antidolorifico che viene venduto nel mercato illegale degli stupefacenti. (L.M.) (Agenzia Fides 20/8/2025)


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