AFRICA/CIAD - Sparatorie nella notte a N’Djamena: il capo dell’opposizione accusato di aver assalito la sede dei servizi segreti; spaccatura nel clan presidenziale?

mercoledì, 28 febbraio 2024 militari   violenza  

N’Djamena (Agenzia Fides) – “Abbiamo sentito gli spari nella notte ma non sappiamo ancora cosa stia accadendo” dicono all’Agenzia Fides fonti locali da N’Djamena, capitale del Ciad che si è risvegliata oggi, 28 febbraio, in stato d’assedio.
“Normalmente a N’Djamena è fortemente presidiata da militari e poliziotti ma questa mattina abbiamo potuto constatare che la presenza di pattuglie e posti di blocco è notevolmente aumentata” confermano le fonti di Fides.
“Quel che sappiamo è che ieri sono stata annunciate le date delle elezioni presidenziali, con il primo turno il 6 maggio e l’eventuale ballottaggio il 22 giugno. Il Partito Socialista Senza Frontiere (PSF), il principale partito d’opposizione, aveva indetto una riunione della sua dirigenza per discutere della questione. Ora il segretario delle finanze del PSF è accusato dal governo di aver fomentato un tentativo di omicidio del Presidente della Corte Suprema ed è stato arrestato” riferiscono le fonti di Fides.
In un comunicato del Ministro delle Comunicazioni e portavoce del governo, Abderaman Koulamallah, si afferma che dopo l’arresto del responsabile finanziario del PSF “la situazione ha preso una svolta drammatica con l’attacco deliberato dei suoi complici, condotto da elementi del PSF guidati del presidente di questo movimento, Yaya Dillo, contro i locali dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza dello Stato (ANSE, i servizi di sicurezza interni,), causando diversi morti”. “Le forze dell’ordine- continua il comunicato del governo ciadiano- hanno reagito immediatamente con efficacia per sventare l’attacco, caratterizzato da un dilettantismo sconcertante”. La situazione è ora completamente sotto controllo” afferma il governo mentre “gli autori di questo atto sono stati arrestati o sono ricercati e saranno perseguiti”.
“Confermiamo di aver sentito sparatorie durante la notte, anche se siamo a qualche chilometro dalla sede dell’ANSE, ma non possiamo sapere con certezza se quanto affermato dal comunicato del governo corrisponda alla piena verità” dicono le nostre fonti che ricordano come “i media locali sono strettamente controllati dallo Stato”.
Il Ciad è attualmente guidato dal Presidente Mahamat Idriss Déby Itno, che è stato proclamato dall'esercito il 20 aprile 2021 Presidente di transizione, alla guida di una giunta di 15 generali, dopo la morte del padre Idriss Déby Itno, ucciso dai ribelli al fronte. Ha immediatamente promesso di restituire il potere ai civili organizzando le elezioni 18 mesi dopo, scadenza posticipata di due anni.
Con l’annuncio della data del primo turno delle elezioni il 6 maggio, coloro che vorranno candidarsi dovranno presentare il proprio nome entro il 15 marzo, un tempo considerato troppo breve dall’opposizione.
Inoltre la famiglia del Presidente appare divisa. Un suo zio, il fratello più giovane del padre Idriss Déby Itno, ha aderito al PSF di Yaya Dillo che a sua volta è cugino del Capo dello Stato. Appare quindi che gli ultimi avvenimenti sono causati da una spaccatura all’interno del clan Itno che governa il Ciad dal 1990. (L.M.) (Agenzia Fides 28/2/2024)


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