Nairobi (Agenzia Fides) – Le attese e le speranze dei cattolici keniani vengono portate all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi dalla delegazione del Kenya, rappresentata dal Presidente della Conferenza dei Vescovi cattolici del Kenya (KCCB), l'arcivescovo di Mombasa, Martin Kivuva Musonde, e dall'arcivescovo di Nyeri Antony Muheria, che di recente ha anche assunto l’incarico di Amministratore Apostolico di Embu.
Mons. Muheria, ha affermato che le opinioni dei cattolici keniani sono state raccolte a livello diocesano e includono preoccupazioni sul matrimonio, l'accostabilità dei sacerdoti, l'inclusione delle persone con disabilità, il sostegno ai giovani, la responsabilità finanziaria e la trasparenza.
I fedeli cattolici hanno espresso preoccupazione per il sostegno all’istituto del matrimonio, sottolineando che si pone l’accento sul fallimento piuttosto che sull’orientamento per le giovani coppie, quelle che vivono con disabilità e le coppie con figli piccoli.
"Abbiamo ricevuto feedback secondo cui la Chiesa dovrebbe concentrarsi sul sostegno alle famiglie, soprattutto quelle che vivono matrimoni difficili, invece di dire loro di evitare il divorzio", sottolinea Mons. Muheria.
“I fedeli hanno anche chiesto che si approfondisca la questione della poligamia perché decenni fa la società si era sbarazzata di questa pratica ma ora è tornata e sempre più persone vi si dedicano. Come Chiesa dobbiamo affrontare questo problema” ha aggiunto l'arcivescovo di Nyeri.
I fedeli keniani hanno poi espresso il desiderio che i sacerdoti siano più umani e comunichino con i loro senza imporre condizioni irragionevoli per offrire i sacramenti.
“I fedeli vogliono che i sacerdoti siano avvicinabili e disponibili durante i funerali, i battesimi e i matrimoni senza condizioni che impediscano loro di amministrare i sacramenti” sottolinea Mons. Muheria ricordando che diversi cattolici sono preoccupati che alcune delle richieste avanzate dai sacerdoti stiano allontanando le persone dalla Chiesa.
I fedeli hanno anche chiesto alla Chiesa di prestare attenzione alla responsabilità finanziaria e alla trasparenza dei fondi ecclesiastici.
“Abbiamo sentito richieste per una maggiore responsabilità e trasparenze nella gestione delle finanze della Chiesa a tutti i livelli”.
In conclusione l'arcivescovo di Nyeri ha ribadito che la Chiesa sta creando uno spazio per il perdono, l’inclusione e la speranza per tutti coloro che in precedenza sono stati esclusi: "Dobbiamo coltivare un senso di inclusione per le persone che sono state escluse dalla società, come le persone con disabilità, i giovani che lottano contro la dipendenza e i genitori single". (L.M.) (Agenzia Fides 5/10/2023)