ASIA/PAKISTAN - Seminare pace e speranza di fronte all'istigazione di violenza e odio religioso

lunedì, 17 luglio 2023 pace   islam   minoranze religiose  

Islamabad (Agenzia Fides) - "La nostra missione è seminare pace e speranza in questa vita, in cui il Signore Gesù Cristo è la nostra speranza e la nostra pace", dice mons. Joseph Arshad, Arcivescovo di Islamabad-Rawalpindi, intervenendo sulla vicenda del rogo del Corano, avvenuto in Svezia il 28 giugno. L'incidente di Stoccolma ha suscitato indignazione e protesta in tutto il mondo musulmano: in risposta, i musulmani del movimento Tehreek-e-Labbiak Pakistan (TLP) hanno dipinto la bandiera svedese sulle latrine e hanno minacciato pubblicamente gesti di ritorsione. L'Arcivescovo Arshad ha sottolineato che "il rispetto di ogni religione, in Pakistan e in tutte le altre nazioni, l'unico modo per costruire una società e un mondo pacifico".
Nei giorni scorsi ancora migliaia di musulmani si sono radunati per le strade, in diverse città del Pakistan, e hanno bruciato la bandiera nazionale svedese. Data l'atmosfera di tensione, le comunità cristiane pakistane sono state allertate dal governo poichè sono potenziali vittime di ritorsioni, pur essendo del tutto estranee alla vicenda, per quanto avvenuto in Svezia. I cristiani in Pakistan hanno immediatamente preso le distanze e condannato l'offesa al Corano, affermando di essere ferite da quel gesto e invocando il rispetto di tutti simboli religiosi, di ogni fede.
I Vescovi cattolici in Pakistan hanno espresso disappunto e condannato la profanazione del Corano, esortando il governo svedese e la comunità internazionale a fermare gesti che possono istigare odio religioso. La "Ecumenical Commission for Human Development", organismo che unisce in Pakistan leader cristiani di diverse confessioni, ha espresso solidarietà ai musulmani offesi per il rogo compiuto in Svezia e, nel contempo, ha esortato le autorità civili a monitorare le proteste in corso in Pakistan, perchè non si trasformino in aggressioni ingiustificate contro chiese, istituzioni o persone delle comunità cristiane.
"Come Chiesa cattolica in Pakistan abbiamo la responsabilità di contribuire al miglioramento educativo, politico, sociale e collettivo della intera società", ha rimarcato mons. Joseph Arshad, presidente della Conferenza episcopale cattolica del Pakistan. "Nella nostra missione quotidiana aspiriamo alla speranza, alla pace, all'unità delle famiglie e della società. La pace e la speranza sono fondamentali per la vita umana. Pertanto, ogni cristiano e ogni essere umano deve predicare e vivere i valori della pace e della speranza, e questi sono i semi che piantiamo nel nostro amato Pakistan", ha spiegato Arshad, confermando l'impegno dei battezzati per l'armonia interreligiosa e la diffusione di una cultura di tolleranza, solidarietà, accoglienza reciproca e fraternità tra credenti di religioni diverse, a livello nazionale.
"Siamo ben consapevoli - ha concluso - della delicata situazione attuale, dei problemi che il nostro paese e la società stanno affrontando. Abbiamo bisogno di persone che, sia nella leadership come nella vita ordinaria di ogni giorno, tra la gente comune, sappiano e vogliano alimentare nuova speranza e un pensiero di pace nella società".
(PA) (Agenzia Fides 17/7/2023)


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