Abuja (Agenzia Fides) – I Vescovi nigeriani si oppongono al disegno di legge volto a creare un Consiglio Nazionale per l’educazione cristiana (National Council of Christian Education), ritenendolo anticostituzionale.
Il progetto di legge, volto a regolamentare i programmi di educazione religiosa in tutte le scuole gestite dalle diverse confessioni cristiane, è sostenuto da sette deputati federali nigeriani, tra cui Rimamde Kwewum, membro del Partito Democratico del Popolo.
La Conferenza Episcopale Nigeriana (Catholic Bishops' Conference of Nigeria- CBCN) in una dichiarazione del suo presidente, Mons. Lucius Ugorji, e del segretario, il Mons. Donatus Ogun, si oppone affermando che la proposta di legge viola le sezioni 10 e 42(3) della Costituzione nigeriana.
Il disegno di legge prevede di certificare gli insegnanti di religione cristiana a livello di base e secondario; approvare il contenuto di ogni forma di educazione religiosa cristiana in tutte le scuole e convalidare i programmi delle istituzioni teologiche cristiane.
I vescovi cattolici lamentano il fatto che il disegno di legge non prevede esenzioni per seminari e altri istituti religiosi di proprietà delle varie denominazioni cristiane.
Per questo motivo, la Conferenza Episcopale afferma che il disegno di legge viola i diritti delle diverse denominazioni cristiane di fornire istruzioni e formazione secondo le rispettive dottrine, citando l'articolo 42 (3) della Costituzione del 1999.
Secondo i vescovi cattolici inoltre che la proposta legislativa “è incompatibile con il carattere laico dello Stato nigeriano come sancito dalla Sezione 10 della Costituzione della Repubblica Federale della Nigeria del 1999". Inoltre “poiché i governi a livello federale o statale non hanno e non possono adottare alcuna religione come religione ufficiale, devono rispettare i principi giuridici che regolano il rapporto tra lo Stato e la Chiesa”.
I vescovi ricordano che l’idea del disegno di legge "per regolamentare gli studi religiosi nelle scuole laiche è nata durante il vertice sull'istruzione organizzato nel 2019 dall'Associazione delle scuole cristiane in Nigeria, un organismo di proprietari di scuole private per lo più pentecostali e di alcune denominazioni protestanti".
La proposta è stato poi discussa dall’Associazione dei Cristiani in Nigeria (CAN, che raggruppa le maggiori denominazioni cristiane nigeriane tra cui la Chiesa cattolica), che ha deciso di portarla avanti chiedendo ai legislatori di sponsorizzarla.
Secondo la Conferenza Episcopale Nigeriana però il disegno di legge “è inutile e impraticabile a causa delle nostre differenze dottrinali. La nostra autonomia giuridica in materia di istruzione viene ceduta al governo”. Infine i vescovi cattolici muovono una critica alla CAN chiedendole di intraprendere “un'adeguata valutazione per determinare i bisogni dei cristiani in Nigeria che richiedano il sostegno dell’esecutivo. Chiedere al governo di istituire un Consiglio per l'educazione cristiana perché i musulmani ne hanno uno è controproducente”. (L.M.) (Agenzia Fides 7/7/2023)