AFRICA/SUDAN - Nuovo cessate il fuoco nel Paese, ma la popolazione ha un disperato bisogno di aiuti umanitari

lunedì, 22 maggio 2023

Khartoum (Agenzia Fides) - I pesanti raid aerei che si sono abbattuti sulla città di Omdurman e nella parte settentrionale di Khartoum, che si trovano dall'altra parte del Nilo rispetto a Khartoum, hanno ulteriormente accelerato la necessità di un nuovo cessate il fuoco che garantisca la libertà di movimento dei civili in tutto il Sudan e li protegga da violenze, molestie, reclutamento e altre forme di abuso.
Per facilitare la fornitura di aiuti umanitari urgenti e ripristinare i servizi essenziali in tutto il paese Stati Uniti e Arabia Saudita, sabato 20 maggio, hanno mediato un nuovo accordo tra le forze armate sudanesi (SAF) e le forze di supporto rapido (RSF) che si impegna a sostenere la sovranità, l'unità e l'integrità territoriale del Sudan. Riafferma i principi e gli impegni stabiliti nella Dichiarazione di impegno a proteggere i civili del Sudan di Gedda, concordata l'11 maggio 2023 (vedi Agenzia Fides 8/5/2023). La gente tuttavia è sfiduciata, visto che finora sono state 12 le tregue annunciate e mai rispettate. Fonti locali riferiscono che fino a quando e se non sentiranno il rumore dell'artiglieria nei loro quartieri e quando e se vedranno gli aiuti umanitari, allora sapranno se c'è un vero e proprio cessate il fuoco, previsto a partire da lunedì 22 maggio 2023 per un periodo a breve termine designato di sette giorni.
Oltre ai morti e feriti, aumenta il numero dei dispersi. Un comitato cittadino della capitale ha raccolto i dati di 269 persone di cui non si hanno notizie, quasi tutti giovani tra i 20 e 35 anni, che non sono mai tornati a casa, dopo aver lasciato le abitazioni alla ricerca di cibo o medicine. A causa dell’abbandono dei commissariati di polizia, i cittadini non sanno a chi denunciare la sparizione dei loro familiari.
Non è mancato l’appello di Papa Francesco per la popolazione sudanese che, al termine del Regina Caeli di domenica 21 maggio, ha caldeggiato affinché vengano deposte le armi. “Chiedo alla comunità internazionale di non risparmiare alcuno sforzo per far prevalere il dialogo e alleviare la sofferenza della popolazione”.
(AP) (Agenzia Fides 22/5/2023)


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