Sangla Hill (Agenzia Fides) - L'una è la chiesa di San Giovanni Maria Vianney, intitolata al Curato d'Ars, figura molto amata dai sacerdoti e dai fedeli di Lahore; la seconda è la chiesa di san Clarenzio, vescovo di Vienne, in Francia. Sono le due nuove cappelle e stazioni missionarie che l'Arcivescovo di Lahore, Sebastian Francis Shaw OFM, ha inaugurato e benedetto, nel corso di una visita pastorale alla parrocchia dello Spirito Santo, nella cittadina di Sangla Hill, nella provincia del Punjab pakistano. La parrocchia dello Spirito Santo a Sangla Hill, fondata dai missionari cappuccini belgi nel 1911, è stata affidata agli Oblati di Maria Immacolata (OMI) nel 2009. In questi anni, i missionari si sono dedicati con zelo apostolico alla cura pastorale dei fedeli e all'evangelizzazione in quel territorio rurale, dove ora vivono circa 7.000 fedeli cattolici. I missionari Oblati pakistani, nel loro agire pastorale, ricordano sempre la figura del loro fondatore, sant'Eugène de Mazenod, e hanno diffuso anche la devozione verso altri santi francesi, come san Giovanni Maria e Vianney e san Clarence di Vienne.
Le nuove cappelle, intitolate a questi santi, costituiscono due "stazioni missionarie" in piccoli villaggi rurali, dove è cresciuto costantemente il numero delle famiglie cattoliche: quella del Curato d'Ars sorge nel villaggio Chathy Chak, mentre la chiesa di St. Clarence è nel centro della Clarence Colony, insediamento già intitolato allo stesso santo. Alla cerimonia di benedizione erano presenti p. Khan Paulus OMI, Superiore della Delegazione degli Oblati di Maria Immacolata in Pakistan, accanto a numerosi sacerdoti, religiosi, suore e fedeli che frequentano la parrocchia dello Spirito Santo. Con l'occasione della visita dell'Arcivescovo, inoltre - evento che, data la vastità della diocesi, avviene di rado - nella chiesa cattolica di San Giovanni Maria Vianney oltre ottanta tra giovani e adulti hanno ricevuto il Sacramento della Cresima.
L'Arcivescovo ha espresso profonda gratitudine ai missionari OMI che da circa 15 anni si occupano della missione pastorale in quel territorio, portando avanti la parrocchia; d'altro canto p. Akmal Patras OMI, il parroco locale, ha ringraziato mons. Shaw per la sua presenza che "rappresenta sempre un incoraggiamento un segno di attenzione e speranza per tutti i fedeli".
La congregazione degli OMI in Pakistan ha anche festeggiato nei giorni scorsi un altro avvenimento: l'ordinazione sacerdotale di due missionari, p. Adeel Amir OMI e P. Tasneem Nawaz OMI, che hanno ricevuto il sacramento dell'Ordine sacro nella Cattedrale del Sacro Cuore a Lahore il 21 aprile, per imposizione delle mani dell'Arcivescovo Sebastian Francis Shaw.
Esprimendo la gioia di tutta la comunità diocesana, l'Arcivescovo ha ringraziato Dio "per il dono di due nuovi sacerdoti", esortandoli con le parole del Vangelo: "Siate perfetti come è perfetto Padre vostro celeste" (Mt 5,48). E ha continuato: "Se rimarrete saldi nella fede in Cristo, nessuna preoccupazione o pensiero potrà scuotervi. Prendete ogni giorno la vostra croce e seguite Gesù nel cammino della perfezione. Dio sia sempre con voi".
L'Arcidiocesi di Lahore conta 582mila cattolici, su una popolazione di circa 33 milioni di abitanti, in maggioranza musulmani, e 30 parrocchie.
I primi missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI) sono giunti in Pakistan su invito di mons. Francis Benedict Cialeo OP, allora Vescovo della diocesi di Lyallpur (ora Faisalabad) nel 1971, e furono tre giovani sacerdoti Oblati dello Sri Lanka. La presenza degli OMI si è poi estesa in altre diocesi pakistane come Islamabad, Multan, Karachi, Lahore e nel territorio del Beluchistan, con l'attuale Vicariato Apostolico di Quetta.
(PA) (Agenzia Fides 8/5/2023)