AMERICA/MESSICO - La Chiesa convoca il Dialogo nazionale per la Pace, per una proposta praticabile alle autorità e al paese

martedì, 4 aprile 2023 pace   dialogo   violenza   politica   situazione sociale   chiese locali  

Città del Messico (Agenzia Fides) – “Al fine di raccogliere tutti i contributi possibili per la pace nella giustizia e fare una proposta praticabile alle nostre autorità e al paese, abbiamo convocato il Dialogo Nazionale per la Pace, che si svolgerà dal 21 al 23 settembre presso l'Università Ibero-Americana di Puebla, con l'obiettivo di sviluppare un'Agenda Nazionale di Pace e articolare iniziative di pace locali”. Questo l’annuncio contenuto nel messaggio “al popolo del Messico” firmato dalla Co nferenza Episcopale Messicana (CEM), dalla Conferenza dei Superiori Maggiori dei Religiosi del Messico (CIRM), dalla Provincia Messicana della Compagnia di Gesù e dalla Dimensione Episcopale della Fede e da quella dei Laici.
Il testo del messaggio, pervenuto a Fides, ricorda in apertura l'assassinio dei padri gesuiti Javier Campos e Joaquín Mora, avvenuto nella Sierra Tarahumara nel giugno 2022 (vedi Fides 22 e 24/6/2022), che si sono aggiunti “alla lunga lista di martiri innocenti che hanno perso la vita nel territorio nazionale, rappresentando così un caso emblematico di violenza e decomposizione sociale in cui viviamo”. Tale atto criminale denota “la cecità di chi si sente onnipotente con un'arma, la corruzione istituzionale e l'impunità che hanno permesso l'escalation dei livelli di criminalità e la perdita di sistemi comunitari in grado di regolare i comportamenti”.
Il fatto di aver trovato morto il principale responsabile dell'omicidio dei due sacerdoti gesuiti, “dimostra che i territori sono governati da economie criminali cresciute per l'incuria del governo a tutti i livelli, che il problema dell'insicurezza prevale nella Sierra Tarahumara e in tutto il paese, quindi c'è urgente bisogno di rivedere il sistema di giustizia e sicurezza, come richiesto da molte voci qualificate della società civile, data l'indolenza delle autorità politiche e la mancanza di risultati nelle strategie di governo”.
I firmatari del messaggio sottolineano come tali dinamiche criminali “mettono a rischio la convivenza sociale, la democrazia, l'economia, l'ambiente e il benessere nei territori”, è quindi urgente “una profonda riflessione in un dialogo che comprenda tutti i settori della società”. Questa grave situazione interpella anche la Chiesa, perché lavori, insieme agli altri, per costruire condizioni di pace. “È tempo di convocare specialisti, di conoscere le migliori pratiche locali, di ascoltare le vittime, le popolazioni indigene, i migranti, di prendere in considerazione coloro che sono riusciti a sostenere bassi tassi di criminalità nei territori, le Chiese, e coloro che partecipano ai colloqui di pace e ai forum di giustizia e sicurezza”.
Al fine di promuovere la pacificazione, la Chiesa del Messico sta portando avanti diverse iniziative: la preghiera mensile di ogni terza domenica del mese (vedi Fides 27/3/2023); la piattaforma digitale "Accendi una luce per il Messico" pregando per i fratelli e sorelle scomparsi e raccontando la loro storia di dolore e speranza; la partecipazione ai colloqui di pace e ai forum sulla giustizia e la sicurezza. A questo si aggiunge ora la convocazione del Dialogo nazionale per la Pace del prossimo settembre.
“La violenza ci pone davanti a Gesù Crocifisso per denunciare ogni ingiustizia umana” evidenzia il messaggio, citando la recente tragedia dei fratelli migranti morti nell'incendio di Ciudad Juárez (vedi Fides 30/3/2023), per “l'irresponsabile omissione delle autorità”. “Gesù stesso ci invita a riporre la nostra fiducia nella forza di Dio che nasce dal dolore e dalle lacrime – conclude il messaggio -, a camminare con le comunità e a immaginare orizzonti di speranza nella risurrezione. Possa questa Settimana Santa essere un tempo per guardare la nostra realtà dal mistero della morte e risurrezione di Gesù, per trasformare tanta morte in una chiamata comunitaria a lavorare per la pace e la giustizia nei diversi territori”.
(SL) (Agenzia Fides 4/4/2023)


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