AFRICA/NIGER - “Abbiamo la gioia nei nostri cuori nonostante le violenze” scrivono i catechisti delle zone di confine tra Niger e Burkina Faso

mercoledì, 22 marzo 2023 persecuzioni   evangelizzazione  

Niamey (Agenzia Fides) – “Abbiamo la gioia nei nostri cuori nonostante la situazione di sicurezza prevalente nell'area; abbiamo ancora fede in Gesù Cristo” scrivono i catechisti d Makalondi, Bomoanga, Kankani e Torodi, zone a cavallo tra Niger e Burkina Faso, gravemente colpite dagli attacchi condotti da gruppi jihadisti.
“Abbiamo parenti arrestati, uccisi o rapiti durante momenti di preghiera, ma Gesù ci dona parole che ci confortano” continua il messaggio inviato all’Agenzia Fides. “Viviamo con la paura nello stomaco, ma andiamo avanti insieme a Cristo che ci dona ogni giorno la sua parola che ci consola. Nonostante la situazione, la nostra fede sta crescendo, le nostre chiese sono piene ogni domenica per la preghiera.
Qualunque sia la situazione, continuiamo a pregare sempre in cappella come nelle famiglie secondo le realtà di ogni ambiente. Continuiamo ad annunciare la buona novella, con la fede che Gesù stesso senza scoraggiarci nonostante la situazione che viviamo ogni giorno”.
Solo negli ultimi due giorni cinque donne, un uomo e cinque volontari dell'esercito sono stati uccisi in una serie di attacchi nella parte orientale del Burkina Faso. Le donne sono morte il 20 marzo, quando il corpo di un uomo ucciso il giorno precedente e imbottito di esplosivo è scoppiato nella parte centro-orientale del Paese, dove i raid di matrice jihadista sono frequenti.
Nonostante il livello di perfidia dimostrato dall’episodio sopra dimostrato gli estensori del messaggio sottolineano come è possibile vivere le beatitudini in un contesto di sofferenza, attualizzando il messaggio evangelico alla loro situazione.
“Abbiamo la gioia di ascoltare ogni giorno la parola di Dio, che ci dà consigli su come superare la situazione di sicurezza nei nostri diversi ambienti. Abbiamo la gioia di essere cristiani che Gesù stesso ha preparato ad essere pronti per ogni situazione che capita nel suo nome, è con noi per tutta la vita.
Tutti coloro che hanno lasciato i loro villaggi a causa dell'insicurezza affermano la loro contentezza di essere cacciati per niente.
Beati tutti coloro che vivono in zone dove la pace è totalmente assente e che non possono portare la buona novella ai poveri.
Beati tutti coloro che sono isolati a causa dell'insicurezza del territorio e non hanno più cibo e nessuna situazione accettabile.
Beati quelli a cui è stato tolto il sacerdote e che continuano a pregare.
Beati coloro che non hanno più mezzi di trasporto, né rete per comunicare ma che continuano ad annunciare la buona novella”.
È un 'Vangelo' che ci arriva dalle zone di confine tra Niger e Faso, dove si vive la prova della fede del popolo Gourmanché. È scritto da catechisti/animatori sulla 'sabbia' del nostro Sahel. È destinata, in questo tempo che ci prepara alla Pasqua, ai cristiani che vivono altrove, a tutti noi! È una buona novella che porta e condivide il sapore delle beatitudini!” commenta con Fides p. Mauro Armanino, Missionario delle Società delle Missioni Africane, che opera a Niamey. (L.M.) (Agenzia Fides 22/3/2023)


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