AFRICA/NIGERIA- Voto meno violento rispetto al passato ma vi sono state difficoltà organizzative; attesa per il risultato

martedì, 28 febbraio 2023 elezioni   caritas  


Abuja (Agenzia Fides) – Un voto contrassegnato da minori violenze rispetto al passato ma con problemi organizzativi e di scarsa trasparenza. Così appare la votazione tenutasi in Nigeria il 25 febbraio per eleggere il Capo dello Stato e rinnovare l’Assemblea Nazionale (vedi Fides 24/2/2023).
Il capo della delegazione internazionale degli osservatori elettorali, l’ex Presidente del Malawi, Joyce Banda si è congratulato “con il popolo nigeriano per la sua resilienza e il suo entusiasmo nel partecipare al processo” sottolineando che “nonostante il grande affollamento in alcuni seggi elettorali e le lunghe attese, gli elettori nigeriani hanno dimostrato l’impegno a partecipare al voto e un forte desiderio di far sentire la propria voce".
Banda ha però osservato che “l'apertura tardiva dei seggi elettorali e le carenze logistiche hanno creato tensioni e la segretezza del voto è stata compromessa in alcuni seggi elettorali a causa del sovraffollamento. Alla chiusura delle urne, i problemi riscontrati nel trasferimento elettronico dei risultati e il loro tempestivo caricamento su un portale pubblico, hanno minato la fiducia dei cittadini in un momento cruciale del processo elettorale”.
Banda ha criticato “la mancanza di trasparenza da parte dell'INEC” (Commissione Elettorale Nazionale Indipendente) che “ha creato confusione ed eroso la fiducia degli elettori nel processo elettorale”.
Caritas Nigeria ha messo in evidenza la lentezza nell’apertura dei seggi. ““È con profondo rammarico che annunciamo la nostra totale delusione per il dispiegamento a passo di lumaca del materiale elettorale in oltre il 50% delle 176.606 seggi in tutto il Paese” ha affermato p. Uchechukwu Obodoechina, Direttore di Caritas Nigeria. Inoltre “è scoraggiante constatare che dopo la dichiarazione del coprifuoco prima delle elezioni e con le strade vuote, i funzionari dell'INEC e il personale di sicurezza non siano stati in grado di raggiungere più del 60% dei seggi a livello nazionale prima di mezzogiorno”.
Caritas Nigeria afferma anche che sono giunte segnalazioni che funzionari statali hanno reso difficile l'arrivo del materiale elettorale in alcune roccaforti dell'opposizione, oltre a notizie di minacce nei confronti degli scrutatori.
Nel frattempo prosegue la conta dei voti. Secondo i risultati annunciati dai funzionari elettorali in 25 dei 36 Stati della Nigeria, Ahmed Tinubu, il candidato del partito del Presidente uscente Muhammadu Buhari, All Progressives Congress (APC), è in testa con il 36% o 7 milioni di voti validi contati. Atiku Abubakar, candidato del principale partito dell’opposizione People’s Democratic Party (PDP) segue a ruota con il 30% o quasi 6 milioni di voti validi.
L’’outsider Peter Obi, ha ricevuto il 20% o circa 3,8 milioni di voti validi, ma ha ottenuto un risultato importante avendo conquistato lo Stato chiave di Lagos, roccaforte del partito al governo, del quale Tinubu, è stato governatore dal 1999 al 2007. (L.M.) (Agenzia Fides 28/2/2023)


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