AFRICA/NIGERIA - “Il disegno di legge sulle risorse idriche va contro il federalismo” afferma Giustizia e Pace

giovedì, 13 ottobre 2022 acqua   caritas  

Abuja (Agenzia Fides) – “I principi del federalismo vanno rispettati” afferma p. Uchechukwu Obodoechina, direttore di Caritas Nigeria e direttore nazionale della Commissione Sviluppo Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale nigeriana, in una dichiarazione sul controverso disegno di legge sulla gestione delle acque.
“Il governo federale deve rispettare il principio del federalismo e i diritti dei governi locali in relazione all'uso dell'acqua domestica” afferma p. Obodoechina. “Pertanto, esortiamo il governo federale a ritirare il disegno di legge e a dare priorità alla salute pubblica promuovendo ogni mezzo possibile per ottenere acqua di qualità e servizi igienico-sanitari” prosegue il comunicato pervenuto all’Agenzia Fides.
“La Caritas Nigeria, quindi, è scossa dalle implicazioni di questa legislazione, che ha effetti di vasta portata sulla cittadinanza e viola il principio del bene comune della Chiesa cattolica. Sebbene il disegno di legge nazionale sulle risorse idriche garantisca ai cittadini il diritto a utilizzare l'acqua, se approvato, porterebbe ad un'ulteriore centralizzazione del potere e delle risorse della nazione, contrastando così gli sforzi in corso verso la devoluzione dei poteri”.
Il Senato, nel 2018, aveva respinto il National Water Resources Bill a causa delle proteste che aveva suscitato in tutto il Paese. Il disegno di legge, ripresentato quest’anno, mira a conferire al governo federale il potere di controllare tutte le risorse idriche del Paese, come fiumi, torrenti, laghi e acque sotterranee. A fine luglio i governatori dei 36 Stati della federazione avevano dichiarato all'unanimità la loro opposizione al disegno di legge, definendolo incostituzionale.
Il National Water Resources Bill ha accresciuto le divisioni tra gli Stati del nord, a maggioranza musulmana, e quelli del sud, dove la popolazione è prevalentemente cristiana, e la diffidenza nei confronti del governo centrale del Presidente Muhammadu Buhari, sospettato di voler utilizzare la nuova legge per prendere il controllo delle risorse idriche della Nigeria meridionale allo scopo di donarle ai pastori Fulani provenienti da Repubblica Centrafricana, Ciad, Niger e da altri Paesi. I Fulani sono accusati di compiere raid contro le popolazioni stanziali nigeriane (vedi Fides 31/7/2019).
(L.M.) (Agenzia Fides 13/10/2022)


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